Inserito nel cavo d’onda depressionario in avanzamento dall’Atlantico, questo pomeriggio si è attivato il primo passaggio perturbato anche sul Sud Italia. Dopo che nelle ultime 48 ore molte aree del centro-nord sono state pesantemente coinvolte da fenomeni intensi, talvolta anche violenti, oggi è toccato al Foggiano e alla BAT, interessati da un temporale prefrontale particolarmente vigoroso che, scivolando verso nord-est, si è rapidamente gettato sull’Adriatico, procedendo solo in parte anche verso sud-est.
In nottata è attesa un’ulteriore linea d’instabilità che potrà dispensare qua e là qualche fenomeno sparso, ma anche in questo caso gli effetti sul comprensorio dei Trulli e delle Grotte si preannunciano piuttosto modesti.
Un po’ più significativi potrebbero essere invece i due momenti della giornata di domani, sabato, nei quali sussistono le maggiori probabilità di precipitazioni legate allo sviluppo di celle temporalesche. Come spesso accade, si tratterà di fenomeni localizzati e poco estesi, con scarse possibilità di assumere intensità o violenza sulla Puglia centrale. Maggior vigore, invece, potranno assumere nel loro avanzamento verso l’Adriatico, con possibili effetti più marcati sul Fasanese e sull’Alto Brindisino.
Le due finestre temporali più propizie sembrano collocarsi:
- tra l’alba e le prime ore del mattino
- nel primo pomeriggio, quando potrebbe transitare il passaggio più rilevante.
Prima di quest’ultimo, spireranno venti di Libeccio secchi e sostenuti, destinati poi a ruotare a Ponente e ad attenuarsi. Le temperature caleranno moderatamente, con valori serali attorno ai 20°C. In serata, non sono attesi fenomeni: anzi, il cielo tenderà ad aprirsi con rasserenamenti via via più ampi.
La giornata di domenica sarà in prevalenza soleggiata, seppur con Maestrale moderato. L’aria tornerà a farsi più fresca e umida, con massime che non andranno oltre i 25°C e umidità serale nuovamente oltre l’80%.
In sintesi, anche quest’ultima occasione dell’estate meteorologica non porterà grandi sorprese al nostro territorio: ancora una volta restiamo ai margini dell’instabilità più marcata. Un fatto positivo sotto il profilo della sicurezza, ma che lascia un po’ di amarezza se si pensa alle zone limitrofe colpite quasi quotidianamente da piogge e temporali, mentre da noi la penuria idrica continua a pesare tanto che diverse colture, ormai, mostrano già segni evidenti di stress e defogliamento avanzato, come se fossimo in pieno autunno.

