Il mondo oggi ci sembra più impazzito del solito e stentiamo a credere che sulle ferite ancora aperte della pandemia si possa gettare anche il sale di un’inconcepibile guerra.
Parallelamente, tra meno di 48 ore all’impazzimento generale di un mondo sempre più irriconoscibile si unirà – ma sarà l’ultimo dei nostri problemi – anche la follia di un cambiamento meteorologico, che ci catapulterà diritti verso il pieno inverno.
Anche la “guerra” meteorologica si giocherà nel cuore dell’Europa, ma in questo caso lo scontro tra le due “superpotenze meteo” – l’Anticiclone atlantico e il Vortice polare – sarà solo un gioco di conquista di territori da parte dell’aria fredda per riequilibrare le temperature del pianeta, non di certo l’invasione di territori sovrani ottenuta con le armi. Avremmo tanto da imparare da madre Natura!
Metafore a parte, prepariamoci a subire gli effetti dello scivolamento verso sud di aria piuttosto fredda, agevolata nel suo cammino verso il Mediterraneo dal consistente rialzo della pressione sull’Europa occidentale e settentrionale, che lascerà scoperto il varco orientale del nostro continente, quello dal quale giungono a noi gli effetti più vistosi delle irruzioni fredde.
Ma non sarà solo il forte abbassamento delle temperature a caratterizzare il weekend che ci apprestiamo a vivere, ma sembra che la genesi di un profondo minimo depressionario, in viaggio tra sabato e domenica tra il basso Tirreno e l’alto Ionio, sarà la causa principale anche di un’acuta fase di maltempo a suon di piogge intense e possibili temporali, con massimi effetti sul nostro comparto tra le ultime ore di sabato e il mattino di domenica.
Secondo autorevoli modelli matematici, potrebbe accumularsi un quantitativo di pioggia al momento stimabile tra i 40 e i 55 mm. e quel che è più importante ai fini dell’accumulo di precipitazioni negli invasi lucani è che sull’Appennino meridionale potrebbero accumularsi fino a 40-50 cm di neve, con punte massime di 60-70 cm sul Pollino, un ottimo viatico in vista del semestre caldo e arido.
Da quanto si evince, è chiaro che non vi sono possibilità che la neve giunga fin sulla Puglia, se si eccettua l’area del Promontorio del Gargano e i Monti della Daunia (forse, bene che vada, qualche centimetro potrebbe cadere anche sull’Alta Murgia nel corso del mattino di domenica). Ciononostante, rispetto ai valori massimi che si raggiungeranno domani (attorno ai 15°C), le temperature caleranno di almeno 8 gradi entro domenica, con massime che difficilmente supereranno i 6/7°C.
Con buone probabilità il freddo proseguirà poi per tutta la prima settimana di marzo.