Beati i vacanzieri della seconda metà di settembre

Dalle carte meteo odierne non appaiono ancora segnali significativi di un possibile cambiamento stagionale sul nostro comparto.

Le analisi comparate di diversi modelli matematici sono piuttosto concordi nel prolungare di fatto la stagione estiva fin quasi al termine di settembre.

L’impianto di base della configurazione barica resta improntato ad una sostanziale suddivisione longitudinale dell’Europa, con un flusso di correnti occidentali mediamente ondulato, che divide l’area depressionaria facente capo alle strutture cicloniche del nord Europa dall’area soggetta all’influenza degli anticicloni di matrice subtropicale, con una linea di demarcazione tra i due centri barici di azione ancora molto alta rispetto alla nostra latitudine.

Stante questo tipo di configurazione, solo l’Italia centro-settentrionale risentirà a tratti, seppur con possibili fenomeni intensi, degli effetti legati ai passaggi perturbati atlantici pilotati dalla Depressione d’Islanda, mentre il sud Italia è – e resterà – quasi interamente protetto dalla barriera anticiclonica di matrice subtropicale, atta a garantire – e a prolungare – la stabilità atmosferica e, conseguentemente, la stagione estiva.

Per di più, nel corso della prossima settimana è ormai altamente probabile che non solo il bel tempo stabile, ma anche il caldo (più o meno intenso), stabiliscano sul sud Italia il loro quartier generale, invogliando, ancora una volta, la colonnina di mercurio a valicare la soglia dei 30 gradi su diverse zone. In particolare, per il nostro angolino di Puglia saranno i giorni dal 19 al 22/23 settembre quelli più caldi, con possibilità che si raggiungano massime dell’ordine di 32/33°C; valori che, stante il periodo, risulterebbero superiori alle medie di oltre 7 gradi.

Scenari ECMWF: per il prossimo 27 settembre ben 11 dei 12 scenari descritti quali più probabili dal noto modello matematico europeo evidenziano ancora un’anomalia pressoria positiva sul nostro territorio con probabile prolungamento della presenza dell’Anticiclone africano
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