Con il transito – tra la scorsa notte e le prime ore del mattino odierno – di un piccolo vortice ciclonico in moto retrogrado, da nord-est verso sud-ovest, che ha tagliato l’Italia centrale e ha concesso spolverate di neve fin sulla Capitale, si conclude la fase mediamente più fredda e perturbata, che sul nostro settore si è più che altro manifestata con il ritorno di piogge abbondanti tra lo scorso fine settimana e lunedì 10.
Ora, una grande cellula di alta pressione sta per invadere dall’Europa centro-occidentale tutto il bacino centrale del Mediterraneo, inglobando anche l’Italia.
Gli effetti dell’aumento pressorio a tutte le quote per il nostro settore saranno i seguenti:
- Ritorno della stabilità atmosferica a partire da domani pomeriggio, dopo le ultime note d’instabilità e i residui addensamenti nuvolosi delle prime ore del mattino di domani, con tendenza ad una sempre maggiore presenza del sole;
- Graduale aumento delle temperature massime, con valori progressivamente più alti, durante il giorno, fino al termine della settimana, sebbene con valori comunque rientranti nell’ambito delle medie stagionali (non farà più caldo del normale);
- Instaurazione di una fase notturna piuttosto fredda, con valori minimi appena superiori allo zero e con rischio, pertanto, di brinate;
- Progressivo aumento del tasso di umidità relativa dell’aria, con foschie sempre più dense e crescente rischio di formazioni nebbiose, specie tra venerdì e domenica.
Meglio soprassedere, invece, per ciò che concerne la linea di tendenza del tempo per la prossima settimana, non solo per via della distanza temporale (ancora troppo ampia), ma soprattutto per una “volubilità” modellistica davvero eccessiva, che non consente, al momento, di propendere per nessuno degli scenari attualmente delineati. Ne riparleremo tra qualche giorno.