Preceduta da tese correnti di Scirocco e Ostro, sta transitando in queste ore sul Centro-Sud della penisola un fronte nuvoloso inserito in quella che possiamo definire una piccola ansa depressionaria in quota. Si tratta di un sistema ormai “ben rodato”, che da circa due settimane alterna creste anticicloniche di matrice subtropicale a cavi d’onda depressionari all’interno dei quali si sviluppano nubi e fenomeni.
Un giovedì instabile
Oggi il maggiore contributo di precipitazioni ha interessato le regioni centrali e solo in parte quelle meridionali, mentre sul nostro territorio caldo e afa ancora impazzano come in piena estate. Domani, invece, toccherà al Sud peninsulare smaltire gli ultimi effetti di questo passaggio perturbato. Secondo le analisi modellistiche comparate, i fenomeni attesi sulla nostra Murgia dei Trulli e delle Grotte appaiono mediamente contenuti, se non modesti, e legati essenzialmente al transito di un fronte nuvoloso più compatto nel corso della prossima notte. Si prevedono piogge di debole intensità, generalmente inferiori ai 5 mm., concentrate tra le ultime ore della notte e le prime luci dell’alba.
Già nel corso della stessa mattinata di domani si prevedono schiarite che annunceranno la fine del passaggio perturbato. Tuttavia, alcuni modelli indicano un certo rischio di fenomeni pomeridiani e serali, sempre per domani, giovedì 11 settembre, legati all’instabilità residua in grado di “catturare” l’umidità e il calore ancora presenti e di trasformarli in temporali anche di forte intensità.
Il caso-studio di domani pomeriggio

Il pomeriggio di domani rappresenta quindi un vero e proprio caso-studio, viste le nette divergenze tra i modelli sul calcolo delle probabilità di fenomeni termoconvettivi sul nostro territorio. Le previsioni spaziano da quantitativi nulli fino a oltre 60 mm.! Appare evidente che né escludere del tutto le precipitazioni, né annunciare fenomeni estremi, sia in questi casi una scelta conveniente supportata da un certo grado di affidabilità.
Il rischio maggiore di fenomenologia intensa riguarda soprattutto le aree confinali tra Castellana e Monopoli, la Valle d’Itria orientale e il Fasanese, ove, come accaduto il 30 agosto scorso, il “salto” orografico tra l’altopiano murgiano e l’entroterra monopolitano-fasanese, in concomitanza di convergenze di masse d’aria di origine marittima nei bassi strati e del contestuale passaggio di aria più fresca in quota potrebbe fungere da moltiplicatore di moti ascensionali in grado di “costruire” dal nulla imponenti cumulonembi temporaleschi capaci anche di dispensare fenomeni severi, se non potenzialmente dannosi.

Oggettivamente, è un rebus irrisolvibile con gli strumenti oggi a disposizione della meteorologia, a meno che non si decida di lanciare la monetina, affidandosi alla sorte, o di chiamare lo stregone per qualche pozione magica. Meteo Castellana ha scelto semplicemente di “fotografare” la situazione così come si presenta e di renderla in tutta la sua complessità ai propri lettori, credendo di offrire in questo modo il servizio più autentico e deontologicamente corretto. E chissà, magari forse anche il più apprezzato.

