Sotto il tiro delle fredde correnti artiche, da domenica sera viviamo nella classica fattispecie meteorologica del “colpo di coda invernale”. Dopo il drastico calo termico, la Tramontana sostenuta ci ha fatto percepire temperature degne di febbraio, e ancora per qualche ora sperimenteremo questo revival invernale con valori abbondantemente inferiori alla norma e persino con ulteriori, seppur deboli, piovaschi, probabili soprattutto durante la prossima notte.
Dopo quest’ultimo episodio di intemperanza, tuttavia, entreremo in una sorta di “pax meteorologica” della durata di tre o quattro giorni, che vedrà pian piano riaffacciarsi giornate più tipicamente primaverili, con più ore di sole, venti più deboli e temperature in ripresa.
A proposito di temperature, sarà proprio nel fine settimana che si profila il vero e proprio cambio della guardia tra le ultime ritrosie invernali e l’aria più gradevole, di pieno stampo primaverile. Entro domenica potremo tornare a riassaporare i 20 gradi, dopo averli raggiunti per qualche ora lo scorso 15 marzo e da allora mai più riavvicinati.
Non illudiamoci, tuttavia, sull’evoluzione meteo a medio termine. Se il freddo sembra ormai tirare i remi in barca, per conquistare una reale stabilità atmosferica servirà ancora del tempo. E sarà proprio durante la Settimana Santa che questo elemento tornerà a essere vacillante: meno stabilità atmosferica significherà anche più nuvole, maggiore probabilità di precipitazioni e uno sgradito ritorno… lo Scirocco a tutta forza.