Entro le ore serali di domani, giovedì 14 gennaio, giungerà sul nostro comparto un fronte freddo, che farà da apripista ad una possente irruzione di aria di provenienza polare-artica, diretta principalmente sull’Est Europa, ma in grado di imprimere una rapida, seppur temporanea, svolta alla stagione invernale anche sul versante adriatico italiano.
Nel corso delle ore serali di domani, preceduta da un rinforzo di venti di Libeccio e seguita da forti venti di Tramontana, transiterà un corpo nuvoloso che arrecherà dei rovesci di pioggia, che localmente e/o temporaneamente, potrebbero anche presentarsi sotto forma di gragnola o neve tonda.
Si tratterà di un breve passaggio perturbato, che tuttavia lascerà il segno, giacché, già entro venerdì mattina, le temperature si porteranno vicine allo zero. Venerdì sole e nubi giocheranno a nascondino, ma si tratterà di una giornata tutto sommato interlocutoria, benché già parecchio fredda, in attesa di un nuovo peggioramento del tempo, che avverrà entro le prime ore di sabato.
Si registrerà tra sabato e domenica, infatti, la fase più acuta di questa prima irruzione fredda polare della stagione, che avrà – come anticipato già ieri, maggiori riflessi più sul campo termico che su quello idrometeorico. Difatti, a fronte di temperature propizie a nevicate fino a bassissima quota, l’umidificazione e la vorticosità dei moti dell’aria, atti a produrre precipitazioni degne di tale nome, mancheranno o saranno affidate al solo Effetto ASE (“Adriatic Snow Effect”), che, a meno di sorprese della ultima ora, non dovrebbero risultare di elevata intensità tanto da produrre nevicate degne di nota.
Nonostante ciò, potremo comunque attenderci, specie tra le ore serali di sabato e le prime ore di domenica, delle spolverate di neve in grado magari di ricoprire temporaneamente campi, tetti e auto, ma difficilmente in grado di arrecare disagi alla circolazione automobilistica.
A fine evento – entro la sera di domenica – ecco il risultato probabile della copertura nevosa sull’Europa (vedi carta sotto riportata). Gran parte dell’Europa orientale vedrà accumuli, localmente di notevole entità, mentre sulle Murge il celeste chiaro ci indica che forse potremmo attenderci un paio di centimetri di neve.
Da segnalare, infine, il forte calo termico atteso soprattutto nel weekend quando difficilmente si potrà sperare, anche per ciò che attiene ai valori massimi diurni, in valori superiori ai 2 o 3°C e con minime che, specie in presenza di cielo stellato, potrebbero scendere anche di un paio di gradi sottozero, dando vita a brinate sostanziose.
Se non da lunedì, di sicuro da martedì, poi, tutta un’altra aria! La spinta anticiclonica da ovest favorirà non solo il ripristino perfetto della stabilità atmosferica, ma anche un notevole innalzamento termico, tanto da portare le temperature da abbondantemente inferiori alle medie a superiori ai valori tipici della II quindicina di gennaio.