la primavera non decolla

La primavera non decolla

Gli scambi e le interazioni tra masse d’aria di diversa origine, tipici dei periodi di transizione stagionale, stanno dominando questi primi giorni di primavera. Nulla di strano fin qui: si tratta del consueto assestamento atmosferico, ovvero la ricerca di un nuovo equilibrio da parte della Natura, in risposta all’aumento dell’influenza solare sull’emisfero boreale.

Con il giorno ormai più lungo della notte e i raggi solari che colpiscono la nostra parte di mondo con maggiore incisività, il suolo si surriscalda di più, trasferendo calore anche all’aria. Questo surplus di energia termica si scontra con le residue masse d’aria fredda ancora in circolazione, un contrasto ideale sfruttato dalle aree di bassa pressione che danno vita a sistemi nuvolosi e precipitazioni.

Ecco perché, in questa fase, è difficile aspettarsi una stabilizzazione del tempo o un deciso innalzamento delle temperature verso valori più tipicamente primaverili. Anzi, ci troviamo in un periodo con temperature inferiori alla media, complice la scarsa presenza del sole e la frequenza delle piogge.

Ma cosa ci aspetta nei prossimi giorni?

Si profila un lieve miglioramento, con una minore instabilità e precipitazioni più sporadiche. Tuttavia, né le nuvole né le piogge scompariranno del tutto: continueranno a manifestarsi, specie tra domani e le prime ore di mercoledì. Nel frattempo, le correnti settentrionali resteranno attive e, anzi, tenderanno a intensificarsi a metà settimana, smorzando qualsiasi tentativo di risalita significativa delle temperature. Anche se queste ultime aumenteranno leggermente, il vento farà percepire il cambiamento in modo poco evidente.

Quando arriverà un vero miglioramento?

È la domanda che molti si pongono e alla quale, per ora, è possibile rispondere solo con prudenza. Se le attuali proiezioni venissero confermate, la prima decade di aprile trascorrerebbe senza segni concreti di primavera. E non solo: con il passare dei giorni, prende sempre più forma l’ipotesi di un affondo artico particolarmente insidioso a partire dal 6 aprile, con un possibile episodio di freddo anomalo in perfetto stile invernale. Uno scenario – questo sì – piuttosto insolito che ci fa tornare in mente l’aprile del 2003.

Meteo Castellana continuerà a monitorare l’evoluzione e nei prossimi giorni vi svelerà cosa ci attende realmente. Per ora, però, la risposta è chiara: nulla di buono.

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