La fine dell’autunno astronomico…
Sono le ultime ore dell’autunno astronomico. Alle 22:47 di questa sera, scoccherà l’ora dell’Inverno. Sì, perché il Solstizio d’Inverno non è un giorno, ma è un momento specifico, ed è quello in cui la nostra stella principale, il Sole (attorno al quale ruota la Terra) raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione minima nell’emisfero boreale.
Da ciò consegue che:
- È questo il giorno più corto dell’anno, quello in cui la durata delle ore di luce è inferiore rispetto a tutti gli altri giorni dell’anno, ossia il giorno in cui il sole permane sopra l’orizzonte per un numero di ore inferiore rispetto a tutti gli altri giorni dell’anno;
- NON è questo il giorno in cui il sole tramonta prima e sorge dopo rispetto a tutti gli altri giorni dell’anno, per effetto dei fenomeni congiunti della declinazione solare e dell’equazione del tempo (più tecnicamente per via dell’eccentricità dell’orbita e dall’inclinazione dell’asse terrestre, si verifica una variazione della velocità angolare apparente del Sole, che determina lo slittamento dell’alba e del tramonto in periodi diversi rispetto a quelli della data esatta del solstizio). Per questa divergenza, il giorno in cui il tramonto è stato più precoce in assoluto è stato quello dell’8 dicembre e il giorno in cui l’alba risulterà più tardiva sarà quella del 4 gennaio prossimo. Beninteso, considerato che per “Solstizio” s’intende proprio una sorta di “fermata” del Sole (dal latino Sol=sole e sistere=stare fermo), come un’apparente “pausa” nel cammino che la nostra stella sembra compiere nella volta celeste, la differenza nell’orario esatto di alba e tramonto è davvero minima per molti giorni, questione di secondi. Pertanto, non è difforme dalla realtà l’affermazione secondo cui per tutto il periodo compreso tra il 2 e il 13 dicembre si verificano i tramonti più precoci e tra il 2 e l’8 gennaio si constatano le albe più tardive.
- È questo il giorno in cui le zone che ricadono sul Tropico del Capricorno (nel Solstizio di giugno accade invece per le aree del Tropico del Cancro) sperimentano il sole al proprio zenit, ossia nel punto più alto del cielo durante il mezzogiorno locale, effetto per il quale a quell’ora non v’è proiettata al suolo alcuna ombra, essendo il sole perfettamente perpendicolare rispetto al punto illuminato.
… E il non inizio dell’inverno
Questione astronomica a parte, la domanda che ovviamente rivolgono tutti ad un sito di informazione meteorologica è: «All’inizio dell’inverno astronomico corrisponderà l’inizio reale della stagioen fredda?
Verso un classicissimo “NON-Bianco Natale”
Non è di certo una novità e non farà di certo eccezione neppure il Natale 2022, ma è pur vero che per noi il Bianco Natale è sempre stata un’illusione, una cartolina da inviare ai parenti dell’America oppure un film di Natale, mai invece una realtà concreta, se si eccettuano la magica notte di Natale del 1984 e il mitico giorno di S. Stefano del 1986. Solo in quelle due occasioni lo stereotipo meteorologico natalizio ha trovato riscontro nello sguardo attonito e gratificato di chi ha verificato che il candore dei fiocchi, almeno per una volta, non era un’allucinazione ma una bianca, pura, tangibile realtà.
Vivremo, perciò, un altro Natale con temperature generalmente sopra media e con sole a profusione. Solo qualche nube bassa e delle foschie potranno al limite dare una parvenza d’autunno, ma nulla di più. Di piogge manco a parlarne ed anche per il freddo bisognerà attendere quanto meno il nuovo anno.
Buon NON-Bianco Natale a tutti!