Si è chiusa ieri sera la prima fase di maltempo in stile autunnale della stagione con un doppio risultato: un moderato apporto di piogge e, soprattutto, un notevole ridimensionamento termico, che ha ricondotto i valori termici nell’alveo delle medie stagionali.
Ora, quanto meno fino a giovedì, non accadrà nulla di significativo, con una persistenza di giornate ampiamente soleggiate, imposte dalla presenza di pressioni alte e livellate, e con temperature che, seppur con un trend in leggera risalita, non andranno oltre i 20 gradi di massima.
Da venerdì, al contrario, è atteso un cambiamento molto più rilevante delle condizioni meteo, sia atmosferiche che termiche, per effetto di una decisa inversione delle correnti.
Si tratterà, con buone probabilità (sebbene la tendenza vada confermata alla luce dei prossimi aggiornamenti modellistici), di una decisa retrogressione da est, che spingerà un vortice ciclonico autonomo (quella che in gergo meteorologico viene denominata una “goccia fredda in quota”) a raggiungere il sud Italia entro sabato 12 provenendo dall’Est anziché dall’Ovest Europa, come normalmente accade per il normale flusso zonale della circolazione ovest-est, imposto dalla rotazione della Terra (Effetto Coriolis).
Cosa comporterebbe questa retrogressione?
A seconda della traiettoria del vortice ciclonico, potremo essere più o meno soggetti ad un’instabilità atmosferica con arrivo di piogge e temporali e più o meno investiti da correnti abbastanza fredde, che comporterebbero valori massimi che si aggirerebbero tra i 12/13°C (ipotesi più fredda) e i 16/17°C (ipotesi più calda). Ad ogni modo, al momento sembra che anche il prossimo fine settimana possa essere in qualche modo compromesso/inficiato dalle condizioni meteo. Vedremo nei prossimi giorni se dalla attuale linea di tendenza si passerà ad una effettiva previsione di peggioramento.