Verso un cambio di regime atmosferico, ma con temperature ancora elevate

Volge quasi al termine una settimana durante la quale il regime anticiclonico ha imperversato su gran parte d’Italia, in modo particolare sul nostro settore, ove le temperature sono risultate ben al di sopra della media, e stagnazione atmosferica e aria umida (con dense foschie a seguito) l’hanno fatta da padrone.

L’apice di questa anomala fase semi-primaverile è andato in scena martedì 21, con una massima di tutto rispetto per febbraio: ben 18°C!

In fondo, non ci discosteremo da valori così alti per il periodo neppure per i prossimi giorni, giacché le massime tra domani e domenica potrebbero ancora spingersi fino a 16/17°C, complice anche un deciso afflusso di correnti sciroccali, che dal pomeriggio di domani al pomeriggio di domenica tenderanno a soffiare talora in modo anche impetuoso, con raffiche che per sabato pomeriggio potrebbero ampiamente superare i 50/55 Km/h.

L’attesa rotazione e successiva intensificazione dei venti sarà causata dalla ritornate calda sul nostro territorio dovuta, a sua volta, dalla spinta verso sud-ovest – in moto retrogrado – di una massa d’aria fredda di estrazione artico-continentale, che attraversando mezza Europa finirà per impattare sul nord Italia e per agganciare successivamente una preesistente area depressionaria, attiva ora sul Golfo di Guascogne (Francia). Quest’ultima, infine, si renderà responsabile anche dell’approfondimento di un minimo barico al suolo tra Tirreno settentrionale, Mar Ligure e Costa Azzurra, che sarà alla base di una pesante ondata di maltempo, neve e freddo su alcune aree del centro-nord Italia.

La diposizione barica che verrà difatti a configurarsi attiverà precipitazioni nevose anche intense su alcune regioni settentrionali italiane (in modo particolare sul Piemonte), con locali situazioni da Stau orografico che dispenseranno rimarchevoli accumuli nevosi, anche a quote basse, soprattutto in prossimità del settore prealpino occidentale (Alpi Marittime, Alpi Cozie, Alpi di Provenza).

Tutto il contrario avverrà da noi, settore più sud-orientale – e pertanto più distante – d’Italia, che vedrà non solo un flusso di correnti ben più temperato di ritorno da questa situazione, ma anche (soprattutto per ciò che riguarda la Puglia centro-settentrionale) una disposizione delle correnti che impedirà anche le precipitazioni più significative, legate al successivo, seppur marginale, coinvolgimento del resto d’Italia nella fase di maltempo.

Cosa aspettarci in sintesi, perciò, dal tempo del prossimo fine settimana?

Nulla di che, se non il rinforzo delle correnti al suolo (Scirocco e Ostro diverranno sempre più protagonisti, specie per sabato), una nuvolosità via via più diffusa a partire da venerdì sera ed infine la possibilità di qualche breve e debole rovescio di pioggia nel corso del pomeriggio-sera di domenica, il tutto condito da temperature ancora elevate per il periodo.

E per la prossima settimana cambierà qualcosa?

Il Mediterraneo centro-occidentale resterà sede depressionaria per almeno la prima metà della settimana, ma fino al 28 difficilmente cambierà qualcosa sul fronte termico, mentre atmosfericamente non potrà escludersi qualche breve piovasco in un regime di variabilità perturbata. Dal 1° marzo scenderanno moderatamente le temperature, ma al momento sembra possa trattarsi soltanto di una temporanea fase più fredda, in attesa di comprendere se il mese più pazzo dell’anno aprirà più o meno frettolosamente la porta alla nuova stagione, oppure se si rigirerà dall’altra parte e spalancherà il portone alla potenzialmente più poderosa ondata di freddo e gelo degli ultimi anni.

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