Archiviata la Festa d’Aprile, quest’ultimo giorno del mese ci lascia in eredità il cospicuo calo termico, che era stato annunciato per la fase finale dei festeggiamenti castellanesi relativi alla festa patronale. Stamattina, minima di soli 7.2°C con venti alquanto freddi per la stagione, causati da un flusso teso di correnti occidentali, legati al ramo discendente del Vortice Polare.
Oltre all’aspetto termico, nel corso di queste ore pomeridiane si stanno manifestando anche gli effetti atmosferici del flusso freddo e moderatamente instabile con lo sviluppo di nubi cumuliformi, che addensandosi danno luogo anche a qualche breve piovasco.
Anche la giornata festiva di domani, 1° maggio, trascorrerà con il bel tempo mattutino, unito tuttavia a temperature ben più basse della media, seguito però dai soliti annuvolamenti pomeridiani, localmente associati a qualche acquazzone. I fenomeni risulteranno più probabili sulle aree interne e montuose, con solo qualche sconfinamento più ad est. Difficile individuare le aree escluse in partenza dalla fenomenologia, sebbene il versante ionico della Puglia e il Gargano dovrebbero essere tra i settori con minori probabilità di precipitazioni.
Le temperature domani aumenteranno leggermente, ma le massime resteranno comunque sotto i 20 gradi.
Soltanto tra giovedì e venerdì la situazione dal punto di vista termico tenderà a migliorare con probabile sfondamento della soglia dei 20 gradi, ma risulta assi probabile che per sabato si attui un’ennesima sferzata fredda e perturbata di origine sub-polare con arrivo di altre piogge e freddo.
In sintesi, perciò, i primi giorni dell’entrante mese di maggio non determineranno l’attesa svolta tra la prima e la seconda parte della primavera, ossia il passaggio tra la fase stagionale più instabile e fredda e quella che guarda con più convinzione all’estate, rappresentandone per certi versi la sua anticamera. Al contrario, per gran parte della I decade del mese si ripeteranno alcuni degli schemi barici già visti in aprile con ricorrenti fasi capricciose, quando non del tutto perturbate, e con temperature largamente sottomedia, in modo particolare all’inizio della prossima settimana, quando sussiste il rischio concreto di un poderoso scivolamento di aria fredda polare in direzione della nostra penisola. Se le indicazioni modellistiche odierne fossero confermate, si concreterebbe il pericolo (per l’agricoltura) di un’anomala fase extrastagionale, che con la primavera avrebbe davvero poco da spartire.