Chi ha l’abitudine di consultare siti meteo e app, non avrà potuto fare a meno di “ubriacarsi” in questi giorni di notizie contrastanti, rettifiche previsionali, fake news, allerte meteo, e via dicendo. Risultato? Nessuno ci ha capito niente.

Non preoccupatevi, c’è chi sta peggio di voi! Sono i previsori alle prese con il “balletto” dei modelli matematici e gli stessi centri meteorologici mondiali che li sfornano di 6 ore in 6 ore, ma con risultati sempre discordanti, malgrado la ormai brevissima scadenza previsionale.

Perché tutto questo trambusto e tutta questa incertezza?

Non dipende dai cambiamenti climatici o dall’impazzimento dei super-mega-computer che masticano dati e rigurgitano previsioni confusionali. In realtà, il problema è quasi esclusivamente della Puglia.

È l’orografia del sud Italia e la traiettoria di certe perturbazioni a fare la differenza soprattutto per la nostra regione. Difatti, se il versante tirrenico e quello ionico sono in questi frangenti al 95% presi in pieno dalle precipitazioni, ritrovandosi sopravvento al flusso perturbato di provenienza sud-occidentale, il settore adriatico della Puglia mantiene fino all’ultimo un ampio margine di incertezza ritrovandosi nel settore opposto, quello sottovento. In questi casi, solo una forte “vorticità” (una certa angolazione delle correnti a diverse altezze, che altro non è che l’attitudine delle masse d’aria a sollevarsi rapidamente e a “costruire” sistemi nuvolosi e, conseguentemente, precipitazioni) determina l’arrivo di precipitazioni anche sul nostro settore, che peraltro si trova anche al margine (= massima incertezza, come si denota nella carta previsionale delle precipitazioni per la notte tra venerdì e sabato) tra il settore salentino, in questi casi quasi sempre obiettivo di precipitazioni diffuse ed anche persistenti e/o consistenti, e l’area centrale pugliese, quasi sempre a secco.

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Difatti, non è raro che sul nostro settore si concretizzi l’incubo di tutti i previsori, ossia l’apertura di quell’”ombra pluviometrica” (un’autentica area di assenza totale o quasi delle precipitazioni) che si piazza proprio tra il Barese e il Brindisino, in casi di flusso più sud-occidentalizzato, tra Barese e Provincia BAT, in caso di flusso più meridionalizzato.

Detto ciò, che si prevede per il weekend, a partire da questo pomeriggio?

La discordanza dei modelli non offre un’affidabilità previsionale tale da non incorrere in errori anche nel brevissimo termine, ma con buona dose di approssimazione, nonostante che il tempo sia comunque in fase di peggioramento, sembra che il nostro territorio, relativamente al fronte perturbato che sta per raggiungerci, vedrà davvero poca pioggia in questa fase.

Ad ogni modo, le probabilità maggiori di fenomeni saranno concentrate tra la prossima notte e le prime ore di domani, sabato, risultando tutto il resto del periodo preso in considerazione con probabilità di fenomeni inferiori al 30% (che potrebbe anche significare solo qualche goccia d’acqua).

Nonostante la presenza di una diffusa nuvolosità, anche domenica non si prevedono precipitazioni, sebbene peggiorino le condizioni meteo-climatiche generali dal pomeriggio, tanto per l’incremento del tasso di umidità quanto per l’intensificazione dei venti di Scirocco.

Con i presupposti modellistici poc’anzi citati e la scarsa predicibilità dei fenomeni sulla nostra regione con questa particolare configurazione barica, inutile a questo punto spingersi oltre il weekend, quanto meno in termini di dettagli relativi alle precipitazioni attese. In ogni caso, questo non ci esime dal tracciare comunque una linea di tendenza, che vede l’arrivo, specie dalla sera di lunedì, di un vortice depressionario, apparentemente intenso, che potrebbe (doveroso il condizionale) apportare non solo ingenti precipitazioni ma anche un consistente abbassamento delle temperature.

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