40 gradi di nuovo vicini. Domani altro picco bollente, prima di una breve parentesi di estate quasi normale

È durata davvero poco. Soltanto ieri, in fondo, abbiamo potuto godere di un respiro di aria più tiepida e vivibile (massima di 34°C, oltre 7 gradi in meno rispetto a domenica). Oggi, invece, abbiamo raggiunto di nuovo soglie ‒ per così dire ‒ “proibitive”. Difatti, il più tiepido Maestrale ha perso forza già in tarda mattinata, sostituito da un cambio di circolazione nei bassi strati repentino, che ha fatto balzare in poche ore la colonnina di mercurio dai 32/33°C delle ore 13 alla massima di 38°C, registrata alle ore 16.37, nonostante, peraltro, la presenza quasi costante di una certa blanda nuvolosità.

Per domani il transito di una perturbazione sul nord Italia apporterà un ulteriore significativo rinforzo delle correnti di Libeccio sul nostro settore nella seconda parte della giornata, che imporrà una spinta ancora più verso l’alto delle massime. Nel pomeriggio i 40°C potrebbero ancora essere una realtà dalle nostre parti o, se ci andrà bene, potranno essere solo sfiorati.

Soltanto da giovedì andremo incontro ad un’inversione di tendenza, che si concreterà soprattutto per venerdì con valori termici decisamente più consoni alle nostre normali estati (31/32°C di massima), grazie ad un rinforzo di Maestrale e a valori pressori in quota in netto calo.

Tuttavia, va sottolineato che anche questa fase sarà effimera e si chiuderà probabilmente nel corso di sabato, con una nuova escalation bollente imposta dall’ennesima invasione in quota di una massa d’aria molto calda, prodotto – anche questa volta – non di venti di provenienza africana, ma di condizioni anticicloniche di matrice subtropicale in avanzamento verso il sud Italia, che determineranno compressione e conseguente forte surriscaldamento dell’aria.

Per questo, soprattutto per domenica (ma forse anche per diversi giorni della prossima settimana), vivremo ancora una fase di caldo eccessivo, con alternanza tra condizioni di afa (umidità non particolarmente contenuta rispetto alle temperature elevate) e caldo di tipo torrido (aria particolarmente secca).

Insomma, chi auspica (o sogna) un duraturo, o addirittura definitivo, rientro della stagione nei suoi ranghi dovrà purtroppo attendere ancora un bel po’ di tempo, anche perché è possibile che la fase molto calda che si aprirà domenica potrebbe essere solo il prodromo alla IV onda di calore stagionale.

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