Alle 21:20 l’Equinozio d’Autunno. Ciao ciao Estate… ma ne siamo proprio certi?

È stato questo l’ultimo giorno dell’Estate 2021. Alle 21.20 di questa sera saremo formalmente in autunno. L’Equinozio d’Autunno (dal latino “equi-noctis“, che significa “notte uguale“, cioè la notte è esattamente uguale al dì) quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore. A differenza degli altri inizi di stagione, che vengono fissati attorno al 21 del mese, l’equinozio d’autunno cade tra il 22 ed il 23 settembre perché la Terra percorre un’orbita ellittica durante il suo moto intorno al Sole e l’afelio (punto più distante dal Sole) è il 3 luglio, mentre il perielio (punto più vicino al Sole) è il 3 gennaio. Per la seconda legge di Keplero, la Terra si muove più lentamente quando è più lontana dal Sole ed è per questo che l’estate, tra le altre stagioni, è quella che nell’emisfero boreale ha una durata maggiore (93.65 giorni), al contrario della primavera, che ne ha 92.75, dell’autunno, 89.85 giorni, e dell’inverno, che ne ha solo 88.99.


A causa di quel fenomeno che si chiama “rifrazione atmosferica”, la luce del Sole è curvata dall’atmosfera e dunque in realtà oggi il dì sarà ancora un po’ più lungo della notte per una manciata di minuti, ma nei prossimi giorni la notte s’imporrà sempre più sul giorno e la diminuzione delle ore di luce diverrà sempre più evidente, fino a quando non scatterà il nuovo cambio di stagione. Ed è per questo che, gradatamente, anche le condizioni meteo-climatiche cambieranno. Difatti, la progressiva diminuzione delle ore di radiazione solare incidente sull’emisfero boreale attiverà con sempre maggiore preponderanza il Vortice Polare troposferico, la figura barica responsabile delle ondulazioni cicloniche in grado di trasportare con sempre maggiore facilità le irruzioni fredde dal nord al sud del continente, avviando di fatto la stagione fredda.

Come sempre accade, tuttavia, da un punto di vista strettamente meteorologico (il meteo che effettivamente fa) l’inizio delle stagioni non coincide quasi mai con il calcolo, preciso al millesimo, dell’astronomia. Anzi, meteorologicamente, una stagione non si afferma quasi mai “una volta per tutte”, così come, parallelamente, la stagione appena trascorsa non va mai via in un sol colpo.

Quest’anno, proprio in corrispondenza del cambio stagionale dal punto di vista astronomico, stiamo vivendo una transizione anche da un punto di vista termico, con una netta diminuzione delle temperature (tra domani e le prime ore di venerdì, infatti, il clima sarà più che ottobrino). Si tratterà, però, di una vana illusione, poiché basterà qualche giorno affinché il neonato autunno si ritrovi ancora nel ventre di un’estate molto poco convinta di voler spezzare il cordone ombelicale.

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