Brividi ritornanti. Aprile, non ti scoprire!

È come quando pensi di aver risolto un problema ed invece ti accorgi che… punto e capo. Meteorologicamente, si è rotto all’improvviso l’idillio della primavera galoppante e il Generale Inverno ha assestato per bene la sua zampata, si spera quella finale.

Oggi, infatti, è stata una classica giornata invernale e, quantunque la massima registrata sia stata di 13.4°C, in realtà quel valore è quello registrato a mezzanotte, ossia prima della diminuzione delle temperature, apportata dall’afflusso freddo artico che ci sta interessando. Durante il giorno, invece (quando in condizioni normali la massima si verifica in questo periodo attorno alle ore 14), il termometro è restato al di sotto dei 10°C, attestandosi 1 grado sotto la media di gennaio. Perciò, altro che inverno, pienissimo inverno!

Questa situazione andrà avanti fino a tutta venerdì e domani, oltre al freddo vero (quello che misurano i termometri) ci sarà anche il “freddo indotto”, quello che percepisce la nostra pelle a causa del vento (Effetto Windchill = raffreddamento da vento).

Dice bene il proverbio: «Aprile, non ti scoprire!». È il caso di ricordarci che siamo formalmente in primavera e che questi scossoni possono accadere, come d’altronde sempre sono accaduti. Perciò, evitiamo di meravigliarci più di tanto, soprattutto dopo oltre due mesi di anomalie termiche positive, che prima o poi avrebbero dovuto trovare una loro compensazione. Eccola! Per la buona pace di chi dice che le mezze stagioni non esistono più, mentre sotto sotto servono proprio per riequilibrare gli scompensi.

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