Ci aspettano altre due notti con intense gelate. Minime da brivido domattina

Il nuovo affondo gelido dall’Est Europa ha prodotto i suoi effetti nel corso della giornata odierna in maniera – come dire – più “democratica” rispetto al Ponte dell’Epifania. Sebbene i quantitativi di neve caduta siano stati decisamente insignificanti, se paragonati agli accumuli registrati negli scorsi giorni, oggi tuttavia la neve ha fatto sua apparizione in Puglia in modo più diffuso e sino a poco fa si registravano nevicate di un certo peso (proprio letteralmente, vista la dimensione dei fiocchi) soprattutto nell’hinterland barese, oltre che a Bari città.

A Castellana, dopo la leggera ma continua nevicata del mattino, dopo mezzogiorno si sono aperte delle schiarite, mentre nel corso del pomeriggio nuove nubi hanno apportato ulteriori lievissime fiocchettate.

Ad ogni modo, ora tutta la struttura depressionaria è in risalita verso nord, ma nella sua rotazione antioraria, tipica delle depressioni, non mancherà, ancora una volta, di riservarci un’ultima ritornante instabile e fredda, che nel corso delle ore centrali di domani e nel pomeriggio potrebbe ancora apportare un po’ di nevischio lungo le coste del Barese e dei brevi rovesci di neve dalle nostre parti.

Quel che tuttavia importa rimarcare nell’immediato è l’elemento ghiaccio. Siate prudenti in tutti gli spostamenti perché nel corso delle prossime ore notturne e durante il primo mattino di domani il termometro potrebbe registrare valori quasi record dalle nostre parti, con minime – specie se dovesse sgombrarsi totalmente il cielo – dell’ordine di -4/-5!

Questa ondata di gelo e neve si chiuderà definitivamente entro le prime ore di giovedì, quando  complice un effimero allungamento dell’alta pressione e una rapida meridionalizzazione delle correnti al suolo, il termometro tornerà, dopo quasi una settimana, a valori più consoni a quelli della media statistica.

Si tratterà comunque di solo una breve pausa, giacché entro il fine settimana la situazione è destinata a mutare nuovamente, questa volta per l’avvento di una decisa irruzione di aria polare-marittima con obiettivo il Mediterraneo centro-occidentale.

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