Dal buco precipitativo alla forte instabilità, il passo sarà breve. Prepariamoci al peggio

Il nostro settore anche oggi si è ritrovato sotto una sostanziale ombra pluviometrica, indotta dal flusso perturbato sud-occidentale delle correnti perturbate, a sua volta derivante dalla posizione del minimo depressionario, attivo sulle coste antistanti la Campania.

Dall’immagine a corredo riguardante la cumulata odierna delle precipitazioni, è ben evidente il sostanziale “buco” dentro il quale il nostro settore ancora è immerso.

Nel corso dei prossimi giorni, tuttavia, la situazione è destinata a modificarsi contestualmente alla modifica dell’assetto barico che prenderà forma e, conseguentemente, all’esposizione della Puglia centrale al flusso d’aria umida ed instabile.

Ecco perché, progressivamente, forse già a partire dalla prossima notte, non solo le nubi saranno predominanti, ma anche le precipitazioni prenderanno parte a questa nuova fase, che da domani inizierà ufficialmente.

In queste ore il “balletto” dei modelli matematici (che individuano ora precipitazioni torrenziali in un dato punto, ora la totale assenza dei fenomeni nello stesso punto geografico, a distanza di sole 6 ore dalla loro precedente elaborazione) la dice lunga su quanto influirà l’esatta collocazione geografica del minimo di pressione, che avviterà a sé tutta la struttura perturbata. Pertanto, la regola per ora non può che essere: non chiedetevi esattamente quanto pioverà e a che ora potrà farlo, perché in tali frangenti è letteralmente impossibile stabilirlo a priori. Sappiate, però, che per almeno 72 ore non solo l’ombrello dovrà essere a portata di mano, ma bisognerà anche restare in stato di preallerta.

Sarà opportuno, infatti, prepararsi anche al peggio, perché è possibile che in alcuni momenti (soprattutto nel corso del weekend) su determinati territori del nostro circondario cadano precipitazioni particolarmente intense e persistenti, talora anche a sfondo temporalesco, senza potersi escludere anche la possibilità di locali allagamenti e grandinate.

Oltre al complesso e – come spesso accade – mai completamente definito e definibile quadro fenomenologico, da domani in poi avrà sempre più rilevanza anche l’aspetto termico. Le temperature scenderanno di parecchio rispetto ai 25/26°C registrati negli ultimi giorni, tanto da registrare valori massimi anche piuttosto lontani dai 20 gradi. E potrebbe andare molto peggio soprattutto attorno al 15 del mese, qualora fossero confermate le elaborazioni modellistiche odierne, che vedono un primo affondo freddo di stampo tardo-autunnale, o come minimo novembrino, in arrivo sul nostro comparto dall’Est Europa. Si tratterebbe di un cambio davvero drastico dell’andamento stagionale, con addirittura l’arrivo della prima neve sulle alture appenniniche del centro Italia.

ENSEMBLE-GEFS: carta “Spaghetti” indicante l’andamento termico a 850 hPa fino al 22 ottobre. Potrebbe trattarsi di un lungo periodo di valori termici sotto media, forse anche abbondantemente sotto media, specie verso metà mese

Ma andiamo per gradi, ora pensiamo a questo fine settimana e a monitorare quel che accadrà. Meteo Castellana cercherà di valutare attentamente la situazione e gli eventuali rischi. Restate aggiornati.

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