Non son passate neppure 24 ore dall’articolo all’interno del quale ieri sera fu spiegato ciò che le carte «non dicono» (quei “sommovimenti” dei modelli matematici che sottendono una spesso malcelata incapacità di cogliere esattamente l’essenza del trend a cui andiamo incontro), che già oggi i modelli matematici hanno detto e si sono contraddetti più di una volta rispetto a quel che potrebbe accadere dalle nostre parti tra Pasqua e Pasquetta.
Per maggiore chiarezza, comunque, partiamo dalle prossime 72 ore prepasquali.
Giovedì-Venerdì-Sabato Santo
L’anticiclone subtropicale si attenua, ma per effetto, dapprima della cessazione del flusso fresco settentrionale, poi dell’attivazione di correnti molto più miti da sud, sul nostro territorio l’aria si scalda notevolmente e si realizza la prima semi-onda di calore del periodo primaverile, con massime che tra venerdì e sabato potrebbero superare i 22/23°C. Nel corso del pomeriggio sia di venerdì che di sabato si attiveranno – anche in questo caso per la prima volta durante il semestre caldo, che parte proprio domani, 1° aprile – le classiche condizioni d’instabilità di tipo termo-convettivo (dovute al surriscaldamento indotto dall’irradiazione solare), che favoriranno la formazione dei caratteristici cumuli (le nuvole a batuffolo) in direzione delle aree montuose, pronte a degenerare in temporali, specie nel tardo pomeriggio e lungo tutto l’altopiano delle Murge.
Domenica di Pasqua
La penetrazione (quanto incisiva è ancora tutto da verificare) di una saccatura artica dal nord Europa lungo l’Adriatico centro-meridionale determinerà un netto cambiamento delle condizioni meteo, innanzitutto con il rimescolamento dell’aria e poi con un crollo dei valori termici di almeno 7/8°C tra sabato e domenica. Unitamente a ciò, va messo in conto anche il passaggio di un breve (ma forse intenso) fronte temporalesco, spostato tuttavia (rispetto alle previsioni di ieri) dalla notte a cavallo tra sabato e domenica alle ore centrali/pomeridiane di domenica. Se fosse confermata questa linea previsionale, avremmo una Pasqua “movimentata”, almeno meteorologicamente parlando, con occasione per dei rovesci temporaleschi alternati a qualche sprazzo di sole in un contesto di variabilità perturbata e con clima alquanto fresco.
Lunedì di Pasqua
L’allontanamento rapido verso est della saccatura artica apporterà un significativo miglioramento del tempo, con soltanto qualche annuvolamento residuo in mattinata, ma senza fenomeni. Spireranno venti freschi di Maestrale, con temperature sotto i 15°C, insomma non proprio le condizioni ideali neppure per un picnic nel proprio giardino.