Da stamattina possiamo ritenere concluso non solo l’ultimo colpo di coda invernale, ma anche la stagione fredda. La minima di 0.9°C delle ore 1:21 della scorsa notte probabilmente non la ritroveremo più fino al prossimo tardo-autunno.
Certo, le basse temperature resteranno percepibili durante la notte soprattutto per effetto dell’irraggiamento notturno (perdita di calore in assenza di nubi), ma gradatamente, sin dalle massime di oggi, potremo apprezzare sempre di più il tepore dell’aria.
Si potrebbe obiettare che ‒ non si sa mai ‒ anche quella che sta per aprirsi potrebbe risultare una semplice parentesi di bel tempo, come del resto altre ce ne sono state (ed anche di più rimarchevoli in termini di incremento delle temperature) durante tutto l’inverno, ed invece sembra proprio cambiato l’impianto della circolazione atmosferica.
Il Vortice Polare è effettivamente in graduale indebolimento, l’Anticiclone atlantico appare sempre più intenzionato a proporsi verso est e a resistere alle incursioni fredde e le prime invasioni in quota di aria calda di matrice subtropicale sembrano non lontane dal poter cominciare la loro risalita verso nord, non appena la configurazione barica dovesse consentirglielo.
Beninteso, con ciò non si vuol affatto affermare che non potrebbero esserci altri episodi perturbati e persino relativamente freddi, ma si tratterebbe, qualora ciò avvenisse, di episodi di breve durata e di entità ben più modesta dell’ondata di freddo che si sta chiudendo in queste ore.
Peraltro, gran parte dei modelli matematici esclude del tutto che possa giungere un disturbo della circolazione così tanto incisivo da consentire ancora pesanti retromarce stagionali verso l’inverno.
A conclusione dell’inquadramento di questa nuova fase meteorologica che ci apprestiamo a vivere, va comunque rimarcato che Primavera non significa cielo quasi sempre sgombro da nubi con aria tiepida, giornate progressivamente più calde e solo occasionalmente qualche pioggia. Primavera spesso significa continue altalene termiche, estrema variabilità, ricorrenti episodi di maltempo, ma senza che ciò possa anche solo lontanamente essere associato ad un quadro meteo-climatico pienamente ascrivibile alla stagione fredda.
In estrema sintesi e riferendosi infine alla realtà meteo-climatica che si prospetta di qui a Pasqua, sembra potersi affermare con un ampio margine di affidabilità che vi siano tutte le condizioni per poter godere di una sorta di “riscatto” della neonata stagione, con tempo stabile, quasi sempre soleggiato, o comunque solo a tratti parzialmente nuvoloso, con temperature in ripresa, venti deboli o tuttalpiù moderati e con una totale assenza di precipitazioni.