È mai possibile che ogni fenomeno intenso o ogni anomalia faccia scattare automaticamente l’equazione MALTEMPO = CAMBIAMENTO CLIMATICO”?

Meteo Castellana approva e sottoscrive – e perciò condivide in pieno – quanto pubblicato oggi sul giornale meteorologico online “Meteolive” a firma di Alessio Grosso.

Qualche volta mi chiedo: possibile che nessuno si ricordi del nostro recente passato alluvionale? Che ogni temporale diventi un fenomeno mai visto prima, che la grandine faccia paura solo oggi, che ogni fiume che si gonfia per 24 ore di pioggia battente che provoca la fusione della neve in quota, faccia scattare automaticamente l’equazione maltempo uguale cambiamento climatico

Il clima cambia da sempre, non è mai statico, non è mai fermo e mai lo sarà e non lo sarebbe anche se la forzante antropica del cambiamento, che bisogna per forza ammettere altrimenti non sei politically correct, non ci fosse. 

Fermare il cambiamento è come sperare di sbarrare il corso di un grande fiume gettandogli dentro dei sassolini. E’ un discorso che abbiamo fatto migliaia di volte in questi vent’anni e più di MeteoLive, inutilmente. 

L’uomo inquina selvaggiamente e questo determina un aumento esponenziale dei casi di cancro. E’ un dato di fatto. Per arrivare a qualche risultato bisognerebbe chiudere le aziende petrolchimiche, imparare a non gettare rifiuti nei fiumi e nei torrenti, limitare l’uso dell’auto, lavorare su turni e potenziare esponenzialmente il telelavoro. In Inghilterra chi ha studiato può diventare insegnante dei propri figli, evitando di portarli a scuola. Sarebbero migliaia i provvedimenti e gli investimenti da fare per limitare l’inquinamento.

Quello che non possiamo più ascoltare però sono i discorsi non-sense sulla deriva del clima, dell’uomo cattivo e della natura buona, che è così buona da riempirci di virus e batteri, insetti pericolosi, terremoti e catastrofi assortite. E’ vero: la natura ci offre i frutti della terra, ci appaga con paesaggi favolosi, che in parte sono però stati “addomesticati” dall’uomo (paesaggio rurale collinare, aree verdi curate, castelli etc) ma nasconde in un fungo velenoso nel sottobosco tutto il suo sadismo. La natura selvaggia oltretutto è affascinante ma molto meno idilliaca. 

Ma conta poco: ormai la scienza del clima è diventata un pretesto per alzare i toni dello scontro politico; si parla a sproposito nel chiuso dei palazzi senza aver mai avuto un contatto diretto con il cielo, si usano ragazzine nate ieri per cavalcare l’onda ambientalista, si minimizzano i danni del diesel per continuare ad investire sul petrolio. 

Così sarà sempre un abbaiare inutile e il tempo farà sempre ciò che vorrà, ora andando verso il caldo con un certo tipo di conseguenze negative, un giorno virando sorprendentemente (ma non troppo) verso il freddo e portandone altrettante, sempre negative o quasi.

Il tempo perfetto non esisterà mai, il tempo sarà sempre impazzito, così sarà più facile ottenere fondi governativi alla prima grandinata, mandando a piangere in diretta tv il presidente della regione colpita. Cose già viste da mezzo secolo, intanto il clima continuerà a cambiare.
 

Alessio Grosso – Meteolive
Torna in alto