Finale di stagione tormentato, ma per i prossimi giorni godremo di aria più stabile e mite

L’Italia, seppur con alcune locali differenze, è ancora in sede depressionaria. Non essendoci figure stabilizzanti (Anticiclone africano o Anticiclone delle Azzorre) nei paraggi, l’aria resta soggetta a moti convettivi, che durante le ore più calde della giornata e soprattutto lungo i pendii montuosi esposti alla circolazione d’aria umida, salgono di quota, si condensano e danno origine ad annuvolamenti anche intensi, che poi talora finiscono per generare celle temporalesche anche capaci di scaricare ingenti quantitativi di precipitazioni in poche decine di minuti.

È capitato oggi su diverse aree del Paese e succederà anche nei prossimi giorni. Per fortuna, sul nostro settore godremo invece di una pausa di tempo migliore, nonostante che la pressione non sia alta e l’aria risulti ancora particolarmente umida.

Come mai?

Gli ammassi d’aria umida provenienti da est tendono ad accumularsi solo sulle aree più interne ed appenniniche e lì per il sollevamento forzato di tipo orografico riescono a generare grossi ammassi nuvolosi, che poi degenerano spesso in temporali. Seguendo sempre la corrente portante in quota, le celle temporalesche tendono a propagarsi verso ovest (direzione Tirreno), lasciando sul versante adriatico ampi margini di sereno.

Pertanto, fino a giovedì – giornata che potrebbe segnare alcuni cambiamenti nello schema della circolazione atmosferica – non avremo significative variazioni del tempo, con generoso soleggiamento al mattino (fatta eccezion per alcuni addensamenti di nubi basse, ma di poco conto, tra le ore notturne e poco dopo l’alba) e solo qualche annuvolamento tra il pomeriggio e la sera, ma con basso rischio di precipitazioni. La nuvolosità più minacciosa, associata anche a qualche piovasco, si concentrerà solo sulle aree costiere ioniche del Salento, sull’Alta Murgia e su gran parte dei settori montuosi confinanti con la Basilicata.

Da giovedì cosa potrebbe cambiare?

La peculiare traiettoria (un po’ di tipo meridiano, un po’ di tipo retrogrado) che assumerà un vortice ciclonico in quota (in discesa lungo il bordo orientale di un’area di alta pressione in rinforzo sull’Europa nord-occidentale) acuirà la lacuna barica in sede italiana e mediterranea.

Ne deriverà un generale ingarbugliamento della situazione un po’ ovunque sulla penisola e, se sulla Puglia non vedremo un netto peggioramento del tempo per il weekend, quanto meno noteremo un cambiamento.

Se si tratterà di sola maggiore nuvolosità o di altro lo scopriremo con il passare dei giorni, ma di certo non andremo verso un fine settimana estivo o “da mare”. Scopriremo tra qualche giorno tutti i dettagli di questo finale di stagione così tanto tormentato e controverso.

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