Il bilancio di aprile 2018. Il più caldo dal 1958 e tra i dodici più avari di pioggia. Festa d’Aprile storica, la più calda degli ultimi 60 anni

Con ogni probabilità il mese di aprile appena trascorso risulterà quello più anomalo del 2018. Difatti, la presenza per tutta la seconda metà del mese di regimi altopressori hanno, da un lato, contribuito a rendere particolarmente stabile l’atmosfera, determinando l’assenza totale di precipitazioni, dall’altro a provocare una subsidenza dell’aria, provocandone un forte surriscaldamento e, conseguentemente, dando vita a forti anomalie termiche positive.

I dati, sotto entrambi gli aspetti citati sono eclatanti: i valori massimi medi di aprile sono risultati superiori alla media stagionale di 5.5°C, con addirittura un estremo termico di ben 31.2°C, che ha rappresentato il record assoluto per aprile.

Da quando si registrano i dati delle temperature su Castellana (1958), la media delle massime (23.2°C) non era mai stata così alta!

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Ed anche sotto l’aspetto pluviometrico aprile si è distinto come uno dei dodici mesi più avari di pioggia dal 1923 ad oggi. Solo 15.8 sono stati i millimetri caduti, ossia il 67% in meno della media del mese.

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Questo forte dato negativo della piovosità di aprile ha determinato altresì una drastica riduzione del trend pluviometrico annuo, che fino a marzo viaggiava a gonfie vele ed aveva superato ampiamente il 10% (che sta a significare che, anche qualora i restanti mesi dell’anno producessero quantitativi pluviometrici in linea con i dati statistici medi, alla fine dell’anno ci si sarebbe ritrovati con un +10.8% di pioggia), mentre ora tale valore si attesta al 5.8%, perdendo così ben 5 punti percentuali rispetto allo scorso mese.

Unica nota positiva di questo appena trascorso mese di aprile è quello relativo alla nostra amata festa patronale in onore di Maria SS. della Vetrana. La Festa d’Aprile 2018 è passata alla storia non solo per aver raggiunto il valore massimo assoluto (massima del 28 di ben 30.4°C) ma anche per essere stato il periodo festivo mediamente più caldo degli ultimi sei decenni, raggiungendo una media (tra minime massime dei tre giorni festivi principali) di ben 23°C. La ciliegina sulla torta, almeno sotto questo profilo, è stata l’assenza totale di pioggia, un evento per noi più unico che raro.

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