Il “doppio” filo meteo della Candelora

La tradizionale festa della Candelora, oltre alla festa liturgica della benedizione delle candele, da cui cristianamente proviene, è legata a doppio filo anche alla meteorologia.

E per doppio si deve intendere non solo la forte pregnanza di detti o proverbi a sfondo meteorologico che ruotano attorno a questa data, ma anche al doppio e contraddittorio significato che tali antiche credenze assumono in Italia passando da regione per regione.

Se in diverse aree del nord si sente spesso il famigerato:

”Madonna della Candelora dell’inverno sèmo fòra, ma se piove o tira vento, de l’inverno semo ancora dentro”, è pur vero che esiste anche una versione opposta, che recita:

”Per la Santa Candelora, se nevica o se plora dell’inverno siamo fora,
ma se l’è sole o solicello, siamo sempre a mezzo inverno”
.

La contraddizione evidente tra le due versioni lascia pertanto seri dubbi – semmai qualcuno si fosse cecamente fidato di questi detti – sulla predicibilità della seconda parte dell’Inverno attraverso il tempo meteorologico che si registra il 2 febbraio. Noi pugliesi, ad esempio, che oggi abbiamo registrato una massima di quasi 15 gradi e abbiamo goduto di un buon solicello, secondo quest’ultima interpretazione dovremmo preoccuparci a causa di una stagione ancora a metà dell’opera, mentre se dovessimo rifarci alla prima, potremo starcene decisamente più tranquilli.

Ovviamente, nessuno ancora sa come andrà la seconda parte dell’Inverno 2017, dopo la durissima prima fase, ma forse per quest’anno verrebbe da attribuire un qualche punticino in più (in termini di credibilità) alla saggezza popolare napoletana:

“A Cannelora Viero è fora! Risponde San Biase: Vierno mo’ trase! Dice a vecchia dint’a tana: …nce vo’ ‘nata quarantana! Cant’ o monaco dint’ o refettorio: tann’ è estate quann’ è Sant’Antonio!”, che tradotto recita:

Alla Candelora l’inverno è finito! Risponde San Biagio (3 febbraio) “L’inverno ora inizia!”. Dice la vecchia dentro la tana “Ne mancano ancora 40” (di giorni). Canta il monaco dal refettorio “L’estate arriva quando viene Sant’Antonio” (13 giugno).

Ai posteri l’ardua sentenza…

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