Alle 10:37 di oggi si compie il primo dei quattro momenti astronomici dell’anno che scandiscono il susseguirsi delle stagioni. Nell’aequus nox (da cui deriva il termine equinozio), il dì e la notte hanno la stessa durata e da questa giornata in avanti le ore di luce di un giorno superano le ore di oscurità, continuando a crescere fino al Solstizio d’Estate. L’Equinozio di Primavera segna quindi l’inizio della “metà chiara dell’anno” e nella cultura popolare rappresenta l’inizio della stagione della rinascita.
Astronomicamente parlando, all’Equinozio di Primavera il Sole, visto dalla Terra, attraversa il piano dell’Equatore Celeste in un punto detto Punto Gamma (una volta denominato anche Punto d’Ariete). Il terminatore, la linea di demarcazione fra luce e buio, passa esattamente per i due poli geografici terrestri, per cui in tutti i luoghi della Terra oggi ci sono 12 ore di luce e 12 ore di buio. Nei giorni che precedono e seguono l’Equinozio di Primavera, le ore di luce aumentano con la massima velocità: quasi 3 minuti ogni giorno.
La data che usualmente si ritiene segni l’inizio della primavera, ossia il 21 marzo, come si vede, non è fissa poiché si tiene conto dell’equinozio astronomico che varia a seconda di diversi fattori tra cui il moto di precessione terreste e, per questo, a partire dalle prime scoperte astronomiche del XVI secolo, l’equinozio primaverile cade in una data compresa tra il 19 e il 21 marzo. Per esempio, alla fine del XVIII secolo, per cinque volte consecutive è caduto il 19 marzo, evento che si verificherà, di nuovo, solo nel 2044. Nel XXI secolo, invece, l’equinozio di primavera è coinciso con la data del 21 marzo solo nel 2003 e nel 2007 e la cosa non si ripeterà più fino al 2102.
All’equinozio di primavera si deve anche la data della più importante festività cristiana, la Pasqua, che viene celebrata infatti la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, che quest’anno, capitando domenica 28 marzo, fissa la data della Pasqua alla successiva domenica, 4 aprile.
Certo, quest’anno, più che di inizio primavera si ha come l’impressione che, proprio ora, l’inverno 2020-21 voglia dare il meglio di sé. Oltre alle incessanti e copiose piogge del weekend, infatti, vivremo anche un inizio settimana contrassegnato da tempo instabile e freddo, con persino il rischio di veder cadere la neve a quote basse.
Ma non preoccupatevi, entro venerdì 26 usciremo da questa coda invernale fuori tempo massimo e torneremo ad assaporare il tepore del sole. Che sia il segno di una rinascita sotto ogni punto di vista.