Italia bersaglio prediletto del Vortice Polare, ma fino a quando?

L’Italia è ancora inglobata in un’ampia e profonda saccatura, diretta emanazione del Vortice Polare, che determina condizioni di tempo instabile con ripetuti passaggi perturbati e temperature al di sotto della media stagionale.

La situazione attuale

È in transito in queste ore la perturbazione, che ieri ha prodotto copiose nevicate fino a bassissima quota sul Nord-Ovest d’Italia e sulle alture del resto del Paese, sebbene con effetti assai più modesti sul nostro territorio, anche grazie alla protezione offerta dall’Appennino, che relega la Puglia in parziale ombra pluviometrica. Attualmente, peraltro, i fenomeni vanno rapidamente esaurendosi e lasceranno presto spazio ad ampie schiarite.

Il tempo fino a domenica

Domani, difatti, il sole riprenderà il sopravvento sulle nubi, specie in mattinata, ma la serenità del cielo notturna favorirà anche un notevole irraggiamento, con temperature in netto calo e minime attorno, od anche inferiori, ai 5°C.

Si tratterà, tuttavia, di una effimera pausa di stabilità, giacché sin dal pomeriggio di domani si farà strada da ovest una nuova perturbazione, legata all’approfondimento di un’altra area depressionaria sul Tirreno centro-settentrionale, che arrecherà un progressivo peggioramento del tempo sul nostro settore, specie nella notte tra venerdì e sabato, quando si attendono ulteriori precipitazioni.

Anche il weekend appare mediamente compromesso da fenomeni d’instabilità, malgrado siano prevedibili spazi sia per qualche schiarita, sia per delle temporanee pause asciutte.

Prossima settimana, una probabile via d’uscita

Una svolta a questa situazione di continui afflussi freddi e perturbati dal nord Europa si prospetta a partire da lunedì prossimo, quando una rimonta dell’Anticiclone atlantico sull’Europa occidentale dovrebbe essere in grado di cambiare temporaneamente (ma non si sa ancora per quanto tempo) la traiettoria delle incursioni fredde del Vortice Polare, spingendo il canale entro cui transitano le masse d’aria in arrivo dal Circolo Polare Artico verso l’Europa balcanica.

Non è detto che questo cambiamento sortisca un generale miglioramento delle condizioni meteo sul nostro settore, poiché, a fronte di una probabile maggiore stabilizzazione atmosferica, potremmo, d’altro canto, subire anche una maggiore influenza delle correnti fredde settentrionali in scorrimento sul bordo orientale dell’Anticiclone, con un ulteriore accentuazione del freddo, specie tra il 13 e il 16 dicembre.

Ipotesi a lunga scadenza (il tempo sotto Natale)

A seguire, poi, la rotazione dell’alta pressione in senso orario ed un suo possibile rinforzo sul Regno Unito potrebbe determinare l’instaurazione di un impianto barico tale per cui l’immenso lago d’aria gelida, attualmente presente sul nord Europa, non trovi più ostacoli per un rapido tracollo verso il sud del continente, Italia compresa, fornendo in sintesi lo spunto per un’irruzione d’aria molto fredda dopo il 20 dicembre. Ma questo – come ben si potrà intendere – è solo la descrizione di uno dei possibili scenari della III decade di dicembre, mentre noi siamo ancora alle prese con la ricerca della migliore (leggasi la più affidabile) definizione del quadro previsionale relativo alla II decade di dicembre, che inizierà sabato.

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