La pregustazione della bella stagione va avanti, ma fino a quando?

Stiamo vivendo giornate molto miti grazie alla presenza di un vasto campo di alta pressione, che presenta i suoi massimi pressori tra l’Atlantico e i mari occidentali italiani, dopo che ha dato luogo nei giorni scorsi a performance climatiche sostanzialmente estive su mezza Europa e sul nord Italia.

In realtà, anche da noi, con massime attorno ai 25°C, il clima estivo non è sembrato poi così lontano. Se fossimo stati in piena estate, difatti, avremmo tuttalpiù qualificato questo tipo di giornate come “fresche”, ma non sarebbe venuto in mente a nessuno di ritenere che potesse trattarsi di un clima da tarda primavera.

Ad ogni modo, percezioni e considerazioni a parte, la stabilità atmosferica di questa fase e le temperature più alte della media di almeno 5°C al suolo e di circa una decina di gradi in quota la dicono lunga sull’anomalia in corso.

Anomalia significa che, prima o dopo, tutto tornerà alla normalità, e pertanto nel nostro caso ciò equivale a dire che, prima o dopo, le temperature torneranno a scendere, giacché è inimmaginabile pensare che stia cominciando, sin dalla terza decade di aprile, l’estate.

Resta, ovviamente, da stabilire quando la stagione primaverile tornerà nel suo normale alveo climatico e con che modalità ciò accadrà.

Per una variazione sostanziale della situazione probabilmente dovremo attendere i primi giorni di maggio, ma in realtà qualcosa accadrà già a partire dal 25 aprile.

Al tessuto anticiclonico, che garantisce l’attuale stato di bel tempo, può -per la verità- bastare anche un piccolo “strappo” in quota per determinare l’attivazione di annuvolamenti e temporali (specie di tipo termo-convettivo, ossia in formazione e sviluppo grazie al contrasto tra l’accumulo di calore proveniente dal basso e la presenza di aria anche leggermente più fredda in quota) e ciò sembra possibile già in due occasioni nel corso dei prossimi giorni.

Si tratta del tardo pomeriggio/sera di mercoledì 25 e del pomeriggio di sabato 28 aprile, peraltro primo dei tre giorni principali della festa patronale del nostro paese.

Torneremo sull’argomento nei prossimi giorni. Per il momento, possiamo continuare a goderci questa “pregustazione della bella stagione”, sperando che il naturale riassestamento dell’andamento meteo-climatico risparmi quanto meno i giorni, tanto attesi e tanto cari, della nostra amata Festa d’Aprile.

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