La prima decade di agosto sotto la “coperta rosa” dell’Africa

Le carte edite dai principali modelli matematici concernenti le “Temperature a 850 hPa” (ectoPascal, per i meno esperti) sono tra le più gettonate in questa fase “caliente” di piena estate.

Ma perché per comprendere “quanto” e “per quanto tempo” farà caldo si usa questo strumento modellistico, anziché prendere semplicemente in esame le temperature previste al suolo?

Le carte a 850 hPa identificano meglio l’evoluzione termica di una determinata porzione di territorio in quanto, al contrario delle carte che individuano la previsione delle temperature al suolo (esattamente a 2 mt. dal suolo), che poi rappresenterebbero quelle che tutti vedremmo consultando i nostri termometri, quelle a 850 hPa sono ad un piano altimetrico scevro dalle fluttuazioni giornaliere causate dagli effetti della radiazione del Sole (e alle sue conseguenze) al suolo, ossia dalle termiche effettive, comprese le temperature diurne e notturne, determinate appunto dalla presenza o assenza del Sole. La quota più prossima al suolo, che tuttavia è esente da tali fluttuazioni è  proprio quella a 850 hPa, ossia a circa 1.500 mt. di altitudine.

Tra le carte a questa quota altimetrica, quella che Meteo Castellana propone oggi è ancora più identificativa perché rappresenta la probabilità che a questo livello altimetrico vi sia una temperatura maggiore di 20°C. Questa soglia termica è particolarmente indicativa per le ondate di calore di matrice africana, giacché oltre tale soglia, le temperature che poi corrispondono a quelle che si raggiungerebbero al suolo non sarebbero inferiori ai 33/34°C, identificando appieno le aree interessate dall’ondata di calore subtropicale.

Come perciò si evince dall’animazione delle carte (sopra), non solo l’Italia, ma anche buona parte delle aree mediterranee e, in progressione, parte dell’Europa orientale, sarebbero al caldo (eccessivo) della “coperta rosa” per tutta la prima decade di agosto, ossia registrerebbero, con almeno il 90% delle probabilità, una temperatura ad 850 hPa pari o superiore a 20°C a 1.500 mt. ca. di altitudine che, come descritto prima, corrisponderebbe a valori termici al suolo di almeno 33/34°C.

Ancora una volta, perciò, non è tanto l’intensità in termini di picchi eccezionali di temperatura a preoccupare, quanto la persistenza del fenomeno, essendo praticamente certo che per tutta la prima decade del mese di agosto sarebbero molte le aree europee alle prese con valori termici ben più alti della media, ossia con temperature in grado di generare una pesante onda di calore, che giorno dopo giorno diverrebbe sempre meno sopportabile.

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