Mancano due giorni a quella che per convenzione è la data scelta dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale per decretare l’inizio dell’autunno meteorologico. Il 1° settembre, difatti, dovrebbe segnare il limite tra le classiche configurazioni bariche caratterizzanti l’estate meteorologica (alte pressioni prevalenti e tempo stabile e caldo) e quelle successive, che dovrebbero segnare il progressivo avvento dell’autunno con le prime infiltrazioni di aria umida atlantica, responsabili dell’arrivo delle prime perturbazioni e dei primi seri cali termici.
Tuttavia, delle convenzioni non sappiamo che farcene, dato che:
- la scadenza naturale della stagione estiva, per fortuna, la conosce solo il buon Dio (e non di certo le previsioni stagionali che impazzano sul web);
- se volessimo far riferimento all’unico dato scientifico certo – che tuttavia è di tipo astronomico e non prettamente meteorologico – che separa l’estate dall’autunno bisogna attendere altri 25 giorni, cioè il giungere della data dell’equinozio (quest’anno il 23 settembre);
- stando alle principali emissioni modellistiche, al momento non risultano esserci all’orizzonte situazioni tali da determinare un vero e proprio cambiamento di tipo stagionale, quanto meno fino all’inizio della seconda decade di settembre.
Difatti, la stragran parte dei modelli matematici non sembra al momento propendere per alcuna rottura improvvisa della stagione, che non faccia tuttalpiù riferimento alle medesime condizioni che, ad esempio, hanno spezzato per poco più di un giorno l’afa e il caldo, come quelle occorse tra domenica e lunedì scorsi, e che potrebbero ripresentarsi tali e quali al compimento dei 7 giorni.
Ed è proprio tra domenica 2 e lunedì 3, infatti, che è opportuno concentrare l’attenzione per scoprire gli effetti che sortirà la goccia fredda in quota che attraverserà l’alto e medio Adriatico e che potrebbe, ancora una volta, provocare dei temporali localizzati anche sul nostro settore tra domenica notte e lunedì mattina, seguiti da qualche altro giorno di Maestrale e da un conseguente nuovo temporaneo calo termico all’inizio della prossima settimana.
Anche nel caso in cui effettivamente il nostro settore dovesse essere investito da qualche irruente temporale, gli amanti della bella stagione non se ne preoccupino più di tanto: fino a domenica l’estate sarà bella e calda (forse anche troppo tra venerdì e sabato, con punte anche di 32/33°C) e la parentesi di possibile maltempo che dovrebbe seguire sembra avere carattere temporaneo e peculiarità tali da lasciare intatte le potenzialità di ripresa di una stagione, che al momento appare ancora in ottima forma.