Medio termine – “Cammello d’Africa” in vista, ma notevoli le differenze tra il modello inglese e quello americano. Chi la spunterà?

L’elaborazione modellistica proposta nelle carte animate evidenzia una netta differenza tra le due principali scuole modellistiche mondiali.

Da una parte il modello europeo ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), dall’altra l’americano GFS (Global Forecast System) del National Centers for Environmental Prediction (NCEP).

I due sistemi vedono entrambi, nella sostanza, l’avanzata dell’estate a partire dal prossimo fine settimana su tutta l’Italia, ma con differenze sostanziali sull’entità dell’ondata di caldo sospinta verso il Mediterraneo centro-occidentale dal famigerato Anticiclone Africano.

Secondo ECMWF l’Italia sarebbe letteralmente travolta dall’ondata di caldo con valori termici che localmente si attesterebbero anche oltre i 35/37°C, mentre GFS vede tentennare l’avanzata della propulsione calda nord-africana, specie sul nostro settore, quello che in sintesi potrebbe solo vivere una fase calda, a tratti molto calda, ma non di certo da allerta! Difatti, se il modello inglese, specie all’inizio della prossima settimana vede l’onda calda spostarsi agevolmente dalla Spagna verso l’Italia, il modello americano concentra il fulcro della cella anticiclonica subtropicale non sull’Italia ma sulla Spagna.

Nei prossimi giorni cercheremo di capire chi avrà inquadrato meglio l’evoluzione termica prevista per il medio termine dalle nostre parti, oppure se vi sarà una soluzione intermedia tra le sue proposte. Ad ogni modo, prepariamoci all’arrivo della prima, imponente sortita stagionale del “Cammello d’Africa”, sperando che non infiammi troppo le nostre terre.

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