Sarà ovviamente stata una coincidenza, ma per lenire o “tamponare” (che ora va tanto di moda) il disagio da semi-lockdown, pare che anche il meteo si sia in parte adeguato all’impossibilità dei più di poter uscire liberamente a causa dell’istituzione della “zona rossa”.
Oggi, difatti, anche per i più aficionados delle passeggiate ‒ o come vorrebbero i medici ‒ delle “camminate veloci”, è stato piuttosto arduo sfruttare le sia pur minime possibilità di fare movimento attorno alle proprie abitazioni. Dalla notte scorsa, difatti, le forti raffiche di Maestrale e le temperature, tornate in 24 ore da uno stato di primavera apparente ad una condizione di pieno inverno, hanno per certi versi indorato la pillola a tutti coloro che mal sopportano le limitazioni anti-Covid e che di buon grado hanno preferito non uscire di casa.
Com’era stato largamente anticipato, marzo ha ripreso il controllo della situazione e, anziché permetterci una graduale ed ordinata uscita dall’inverno, proprio in quest’ultima settimana della stagione fredda ci ha risbattuto in faccia la dura realtà. Oggi persino qualche fiocco (o a tratti chicco) di neve si è rivisto in tarda mattinata, seppur tra i forti rovesci di pioggia, a testimoniare un repentino e drastico abbassamento dello zero termico e una massiccia presenza in quota di aria molto fredda.
Calendario a parte, è stata la levata di scudi a tutto tondo dell’Anticiclone atlantico a permettere l’instaurazione, sul fianco destro della figura altopressoria, di un corridoio d’aria entro il quale masse fredde e talora instabili di estrazione artico-marittima si sono agevolmente dirette dal Mar Glaciale Artico al Mediterraneo centrale.
E non finisce qui, giacché sarà questa la costante per diversi giorni ancora, ma con un’ulteriore complicazione. Difatti, gradatamente, il cuneo di alta pressione ruoterà il suo asse verso est dirigendo, per converso, le masse d’aria fredda verso anche il Mediterraneo occidentale. Questo elemento sarà determinante nel porre le premesse per la formazione di una depressione tutta italica, o forse anche di matrice afro-mediterranea, che, a fronte di un lieve e temporaneo surriscaldamento dell’aria, imprimerebbe, d’altro canto, una marcata accelerazione alla piovosità con l’arrivo di maltempo accentuato e di fenomeni a tratti anche di forte intensità, specie nel weekend (da confermare).
Vivremo, in conclusione, una coda invernale piuttosto lunga e complessa con un sottofondo di temperature sotto media quasi sempre percepibile e con l’aggiunta di occasioni per tempo a tratti anche molto perturbato. Spazio per giornate come quella di ieri probabilmente marzo non ce ne offrirà più.