Dopo un mattino splendido e sostanzialmente estivo – che mai lascerebbe presagire un cambiamento radicale delle condizioni meteo –, nel pomeriggio è atteso un forte peggioramento del tempo per effetto dell’instabilità termo-convettiva, innescata dalla presenza in quota di aria più umida e fresca, che tenderà a “costruire” letteralmente dal nulla imponenti cumuli, che nelle zone interne facilmente degenereranno in temporali, localmente anche di forte intensità.
Come si denota dalla carta a corredo dell’articolo, il Materano e, in misura minore anche la Murgia sud-occidentale (a sud-ovest di Gioia del Colle) e l’Alto Tarantino (Martina F. e Valle d’Itria) saranno le aree a maggior rischio di fenomenologia, mentre il nostro settore è probabile che assista solo alla proliferazione di nubi (e forse anche ai rombi di tuono), senza essere coinvolto da precipitazioni.
Per dovere di cronaca va comunque ribadito che i cosiddetti temporali di calore sono tra i fenomeni meno prevedibili, quanto meno nell’esatta collocazione geografica in cui si verificano, per cui non è affatto trascurabile l’ipotesi, seppur ben più marginale delle altre qui prese in considerazione, che anche alcuni settori limitrofi a quelli sopra citati possano rientrare nel novero delle aree interessate da fenomeni, anche se magari di minore intensità.
Ad ogni modo, è certo che nel pomeriggio sul nostro paese il tempo cambierà e anche solo le cosiddette “propaggini” dei temporali (i classici pennacchi nuvolosi dell’esplosione delle celle temporalesche) raggiungeranno anche il nostro settore, comportando un peggioramento netto del tempo rispetto a questa mattina. Parallelamente, appare molto probabile che, a seguito della formazione di temporali in aree a noi prossime, si registrino anche intensi ed improvvisi rinforzi di vento, anche solo come fase conclusiva della fenomenologia temporalesca. Difatti, le correnti discendenti che accompagnano i temporali, e che poi provvedono anche alla cessazione del meccanismo fisico che li ha innescati, generano i cosiddetti outflow temporaleschi, ossia i forti venti in uscita dalle celle temporalesche come effetto dell’espansione orizzontalmente a ventaglio dello spostamento d’aria causato dalla colonna d’acqua in caduta (le forti precipitazioni temporalesche) e dall’evaporazione parziale delle medesime precipitazioni; fattore che, sottraendo calore all’aria, ne causa il rapido raffreddamento e quindi l’accelerazione verso il basso per l’aumento della densità. Il passaggio di questo fronte d’aria (“fronte delle raffiche”) porta a raffiche di vento improvvise e talora anche molto intense.
A seguito dell’instabilità pomeridiana odierna, assisteremo ad un calo delle temperature, che proseguirà nel corso delle prossime 48 ore, con ritorno a condizioni di normale clima maggiolino. Anzi, per giovedì, con massime non superiori a 21/22°C, resteremo anche al di sotto dei valori termici medi stagionali.
Da venerdì le temperature riprenderanno a salire, e anche in fretta e sostanziosamente, preparando un weekend che rappresenterà un chiaro anticipo d’estate, dove tuttavia per “anticipo” si deve intendere un evento isolato dalle peculiarità similari a quelle della prossima stagione e non come “inizio” tout court dell’estate.