Ottobre entra nel mood “dolce autunno”

Nelle ultime 72 ore abbiamo vissuto diversi scompensi termico-atmosferici: dalla mitezza e dalla stabilità di venerdì al trambusto di sabato, provocato da forti venti di Tramontana, seguiti da un brusco ridimensionamento termico (minima di appena 10 gradi!), per finire con una domenica e un lunedì caratterizzati da bel tempo e cospicuo rimbalzo termico.

Questa settimana, al contrario di quanto accaduto negli ultimi tre giorni, trascorrerà invece con poche variazioni termiche ed altrettanto scarsi cambiamenti anche a livello atmosferico.

Difatti, non si prevedono grandi variazioni meteo, stante la presenza sull’Italia di un campo pressorio livellato su valori superiori alla media e l’assenza di passaggi vorticosi in quota e/o di perturbazioni atmosferiche.

Pertanto, le uniche note di rilievo da segnalare saranno:

  • per domani, martedì, l’arrivo di aria mediamente più umida legata ad una circolazione leggermente più instabile, attiva sul basso Tirreno, che tuttavia non riuscirà a produrre più di un aumento della nuvolosità, oltre che del tasso di umidità relativa dell’aria;
  • l’arrivo per venerdì di più tese correnti settentrionali, ma che non impatteranno sul campo termico, mantenendo grosso modo le temperature nell’alveo dei valori normali del periodo;
  • la possibilità che il progressivo incremento della pressione e la stagnazione atmosferica provochino la formazione di dense foschie e, nottetempo e al primo mattino, anche di qualche banco di nebbia o di strati nuvolosi di tipo basso.

In conclusione, perciò, fatta salva la giornata di domani, che risulterà irregolarmente nuvolosa e che (male che vada) potrebbe lasciar cadere qualche goccia di pioggia tra le ore centrali e il pomeriggio (ma con basse, anzi bassissime probabilità), per il resto della settimana il tempo risulterà discreto e sufficientemente gradevole, almeno di giorno, magari un po’ meno di notte, sebbene – ormai in pieno autunno – è normale che non ci si debba aspettare nulla di diverso da ciò. Delle piogge, invece, sembra che non vi sia più traccia nei modelli matematici per almeno una decina di giorni.

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