È con questa espressione che – nel gergo meteorologico – si fa riferimento a quella sorta di ingrossamento della curvatura dell’Anticiclone europeo (una specie di “pancia”, per l’appunto), tale da impedire che le masse d’aria fredda in scivolamento dal grande nord, anziché puntare dritte sul nostro comparto, vengano in questo modo deviate verso est, colpendo direttamente l’Europa balcanica o addirittura la Turchia.
Negli ultimi decenni sono state molteplici le occasioni di «freddo vero e neve seria» sulla Puglia, mandate all’aria proprio da questa sregolatezza anticiclonica. Difatti, di sovente non mancano quelle chance di meridianizzazione delle correnti che consentono, proprio grazie al “Blocking” anticiclonico tra nord Atlantico e Arcipelago Britannico, di innescare le condizioni ideali per lo scivolamento di aria fredda dalle regioni polari, oppure artico-marittime (a seconda della posizione che assume l’asse anticiclonico), verso il sud Europa. Eppure, negli ultimi anni la maggior parte delle ondulazioni cicloniche – capaci di consentire all’aria fredda di dirigersi dalle più alte latitudini dell’emisfero boreale verso le zone temperate, circumnavigando il blocco anticiclonico e lasciandoselo così ad ovest – sono finite tutte ad est dell’Italia, proprio a causa di strabordanti anticicloni in grado di produrre quel maledetto “est-shift” (deviazione/scostamento verso est), che tanti malumori causa agli appassionati meteo di neve.
Anche questa volta non sembra possa andare diversamente.
Difatti, dopo il calo termico e la blanda nuvolosità del weekend – con davvero poche e sparute occasioni per qualche coreografico fiocco di neve qua e là –, anche la più ghiotta occasione per salvarsi in calcio d’angolo (grazie alla retrogressione da est di un nocciolo d’aria fredda capace di regalare precipitazioni nevose degne di questo nome sulla Puglia), che avverrà tra lunedì e martedì, appare ormai quasi come un’altra occasione persa.
Quella pancia anticiclonica finirà per mandare in fumo anche quest’altro sogno dei “nevofili”, che resteranno attoniti nel vedere tante “potenzialità nevose”, ad un passo da casa, sfilare verso il Sud-Est Europa e disillusi nel non riuscire a sfruttare appieno questa occasione. Vedremo se dai prossimi aggiornamenti riusciremo almeno a sperare in un qualche “contentino”, ma per ora ai nevofili non resta che sperare in una drastica ed improvvisa dieta da parte dell’alta pressione.