Toc toc, «Chi è?» L’Inverno torna a bussare alle porte dell’Adriatico. La Puglia gli aprirà la porta per 48 ore. Ci sarà anche l’ospite d’onore?

Una nuova propulsione del Vortice Polare verso l’Europa sudorientale, a seguito di un netto rinforzo di una cellula di alta pressione europea tra Spagna, Francia e Regione Alpina, riuscirà tra domani e mercoledì ad infilare sulle regioni adriatiche una staffilata fredda, che almeno per 48 ore farà battere un colpo ad un Inverno sin qui troppo discontinuo, quando non del tutto assente.

Animazione a 72 ore delle anomalie bariche a 500 hPa. Si nota come il Vortice Polare riesca ad infilare, seppur solo per un paio di giorni, una parte del suo ramo freddo (colori tra il blu intenso e il viola) anche lungo l’Adriatico

Si tratterà, ancora una volta, di una semplice passata invernale incapace di lasciare il segno, sia in termini di concreti effetti sul nostro territorio sia in termini di conseguenze sull’impianto configurativo generale della situazione meteorologica.

Nondimeno, soprattutto tra domani sera e mercoledì mattina, non solo il vento forte di Maestrale ma anche la netta diminuzione delle temperature (percepita ancora di più a causa dell’intensità del vento), riusciranno a determinare una parvenza d’Inverno e a produrre qualche fenomeno passeggero, che si annuncia nevoso a bassa quota proprio tra il basso Abruzzo e la Valle d’Itria, Barese compreso.

La neve ‒ prevalentemente in forma di rovesci intermittenti ‒ potrebbe cadere sin dalla serata di martedì al di sopra dei 4/500 metri di altitudine, per poi abbassarsi di quota nella notte e riapparire nel corso delle prime ore mattutine di mercoledì localmente anche a quote più basse, Castellana probabilmente compresa.

Si tratterà, ancora una volta, di fenomeni episodici, che solo localmente e a quote altimetriche superiori a quelle del nostro paese dovrebbero divenire più significativi. Come mostra, infatti, la carta meteo centrata nella fase clou dell’evento (prime ore di mercoledì 27, vedi sotto), e relativa agli accumuli di neve al suolo in centimetri, soltanto sul Gargano, sull’Alta Murgia e sulle aree murgiane del Sud-Est Barese più interne sono da mettere in conto accumuli degni di nota; altrove, si tratterà solo di fenomeni o discontinui o con componente troppo acquosa (acqua-neve), o comunque non particolarmente significativi.

Probabili accumuli nevosi al suolo nel mattino di mercoledì 27 gennaio. Spiccano i 18 cm. delle aree più alte ed esposte del Promontorio del Gargano e i 4/5 cm. (o forse poco più) delle aree murgiane più alte tra il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e le aree murgiane dell’Alto Tarantino tra Gioia e Mottola

Ad ogni modo, già nel corso della seconda parte di mercoledì il tempo migliorerà, mentre il freddo allenterà la presa a partire dai valori massimi di giovedì, dando il la a tutta un’altra fase meteo, ancora una volta non targata INVERNO.

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