Transizione stagionale ormai partita, ma attenti a cosa significa primavera

Lo stop all’avanzata della primavera registratosi in questo week-end (uggioso e piovoso) si è concluso oggi con una nuova apparizione della stagione che ancora non c’è nella forma ma che esiste già nella sostanza. I 17.6°C di massima registrati oggi (oltre 8 gradi in più rispetto a ieri e fin qui il valore più alto dal 26 novembre scorso) ne danno manifesta testimonianza; ma ciò che induce maggiormente a credere che la transizione stagionale sia ormai cominciata è soprattutto l’impianto barico che si profila nel medio termine e che dissimula un inverno in evidente stato di crisi. Almeno per ora.

Difatti, se è vero che non saremo di certo indenni per ancora diverse settimane a probabili colpi di coda della stagione invernale in corso, è pur vero che al momento non si delineano neppure lontanamente degli stravolgimenti allo schema circolatorio indicato dai principali modelli matematici tali da far ritenere che l’inverno vero abbia ancora qualcosa da proporre.

Beninteso, in base a questa premessa nessuno deve ritenersi autorizzato a credere che stiamo ormai andando incontro, senza se e senza ma, alle belle giornate, agli uccellini che cinguettano festosi nel cielo colorato d’azzurrino e a tutti gli altri classici stereotipi della stagione primaverile, ma di sicuro al momento non s’intravedono minacce (o speranze, a seconda dei punti di vista) di gelo tardivo o di irruzioni polari da fine inverno, che possano marcatamente ribaltare l’attuale situazione.

Al contrario, quello verso cui stiamo andando incontro (specie dal 1° marzo in poi) è la classicissima situazione da inizio primavera: ondulazioni atlantiche ripetute e ravvicinate, che alterneranno in poco tempo rimonte anticicloniche con bel tempo stabile e temperature gradevoli a passaggi perturbati e più freschi dovuti al transito di ondulazioni cicloniche.

Queste ultime, peraltro, non sempre saranno tali da incidere con una certa intensità fino all’estremo sud d’Italia, talché potrebbero configurarsi per noi più come transitori passaggi nuvolosi o giornate ventose che come vere e proprie giornate piovose. E difatti l’onda ciclonica in arrivo per mercoledì potrebbe non sortire alcun effetto particolare sul nostro territorio se non un temporaneo aumento della nuvolosità tra la mattina e il primo pomeriggio ed un’intensificazione dei venti di Libeccio. A seguire, di nuovo bel tempo almeno fino a sabato.

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