Mancano meno di due giorni alla fine di un inverno così tanto anonimo da non essere neppure riconoscibile, oltre che riconosciuto come tale. Ce lo ricorderemo, purtroppo, per altro.
La nuova stagione in arrivo, a partire da venerdì 20 marzo alle 4.49 del mattino, si aprirà effettivamente come “primavera”, con un tempo clemente, abbastanza mite e prevalentemente soleggiato. Quel che, al contrario, preoccupa, è ciò che potrebbe accadere in seguito, cioè all’inizio della prossima settimana, quando uno slancio in obliquo di una vasta cellula di alta pressione in rafforzamento tra il nord Atlantico, la Regione Scandinava e poi l’Artico russo, scatenerà quella che potrebbe configurarsi come la più grossa minaccia fredda della stagione, seppur oltre la stagione.
Difatti, prenderà gradualmente forma una circolazione depressionaria ricolma di aria gelida sul comparto nord-orientale del continente, che avanzerà rapidamente in moto retrogrado proprio da quell’Artico russo, precedentemente citato, fin verso l’Europa balcanica e con possibile successivo coinvolgimento dell’Italia centro-settentrionale e del versante adriatico, il settore che ci riguarda più da vicino.
In sintesi, pertanto, se venissero confermate le indicazioni modellistiche odierne, da domenica il tempo sarebbe in peggioramento, ma accadrebbe poco o nulla sotto il profilo termico fino a martedì, mentre a partire da quest’ultimo giorno rischiamo di vivere una fase invernale cruda dai connotati ancora imprevedibili, ma che non può escludere nulla dei fenomeni tipici da irruzione artica da est, gelo e neve compresi. Vedremo.