Ultimi giorni di “clima settembrino”. Cambio di circolazione dal weekend. Probabile irruzione fredda entro il 24

La stasi anticiclonica a cui questo ottobre ci ha sin qui abituati, con pochissime eccezioni, è destinata ad essere decisamente stravolta da diversi sommovimenti barici in area europea già nel medio termine. Le condizioni di caldo-umido di giorno e di fresco-umido-nebbioso durante le ore notturne e primo mattutine hanno ormai pochissimi giorni ancora per potersi manifestare.

Partiamo dall’alta pressione. Per gran parte del mese, essa ha posto il suo quartiere generale sull’Europa orientale, spesso fungendo da blocco al normale scorrimento ovest/est delle perturbazioni atlantiche, ma determinando più a sud e più ad ovest dei suoi massimi pressori (Isole maggiori italiane, in primis) delle autentiche “camere di combustione” atmosferiche, che in diverse occasioni hanno effettivamente prodotto una sorta di deflagrazione perturbata sotto forma di temporali violentissimi, nubifragi e conseguenti alluvioni.

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Ora, quell’ammasso di surplus pressorio sull’Est Europa sta per andare in frantumi e tutta l’area sin qui contrassegnata sulle carte dalla forte anomalia termica e barica di quel pezzo d’Europa sta per essere soppiantato da anomalie termiche di segno contrario.

Difatti – sempre tornando all’alta pressione – ora è sull’ovest del continente e soprattutto sul medio Atlantico che si andranno a formare le più ampie e rimarchevoli anomalie termico/pressorie, le stesse che tra qualche giorno determineranno a loro volta un cambiamento del tempo su gran parte d’Europa ed anche sull’Italia.

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Sin da domani prenderà corpo (vedi carta sopra) una vasta protuberanza anticiclonica di matrice azzorriana, che dall’oceano si espanderà verso Regno Unito, Francia e poi Germania e Polonia. La conseguenza del forte aumento di pressione sul lato ovest del continente non potrà non sortire effetti, sebbene di segno opposto, anche sull’est del continente e, successivamente, anche sulla nostra penisola.

Già dal fine settimana avverrà un cambio di circolazione su buona parte d’Italia con l’entrata di correnti settentrionali, ma sarà soprattutto sul versante adriatico che nel corso dei giorni seguenti (segnatamente tra il 23 e il 25 ottobre) si farà strada quella che dalle carte meteo oggi a disposizione appare proprio come la prima grande incursione d’aria fredda della nuova stagione meteorologica (vedi carta sotto).

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Se questa linea di tendenza dovesse essere confermata, tra domenica e lunedì inizieremo a perdere qualche grado e a veder riposizionarsi i valori termici nell’ambito delle medie stagionali, dopo il surplus di questi ultimi giorni. Ma dal 24 in poi, sembra che possa aprirsi un vero e proprio canale di bassa pressione dal nord Europa diretto verso Balcani e Italia entro il quale potrebbero scorrere veloci e fredde correnti perturbate in grado non solo di far tornare le piogge sul nostro settore, ma anche di arrecare un brusco raffreddamento dell’aria. Per intenderci, se in queste ultime 48 ore (e probabilmente anche per domani) le temperature si sono allineate poco sotto la soglia dei 25 gradi di massima, appare probabile che, a distanza di una settimana, la media dei valori massimi non andrà oltre i 14/15 gradi, ossia nella media di quelli che ora sono i valori minimi.

Un bel salto… nel tardo autunno!

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