Verso la stabilizzazione. L’Estate ci prova, ma avrà almeno un ultimo ostacolo da superare

Ieri si è conclusa l’ennesima fase d’instabilità di questa stagione primaverile, ormai giunta al capolinea. Solo dei residui annuvolamenti pomeridiani sono ancora attesi per questo pomeriggio, ma interesseranno prevalentemente le zone interne e montuose e tuttalpiù la Murgia tarantina. Castellana è stata risparmiata dai fenomeni di maggior rilievo, che ieri hanno colpito soprattutto la Valle d’Itria, ma ad ogni modo nella prima parte di questa settimana altre tre giornate di giugno sono state sottratte al computo di quella avrebbe dovuto essere “la bella stagione”.

In fondo, dopo un’anomala stagione invernale, la primavera 2020 ha tentato di rimettere qualcosina in ordine con precipitazioni più diffuse e temperature mediamente più fresche di quelle medio-statistiche, anche se a prezzo di un allungamento estenuante dell’inaffidabilità meteo-climatica.

Ora, però, l’estate tenterà sempre più convintamente di tirar fuori le unghie per cercare di imporsi, supportata anche dall’avvio ufficiale della stagione, che cadrà dopodomani alle 23:44. Sembra, tuttavia, che ci sia un ultimo ostacolo da superare prima di avere il “nulla osta” di quello che da Meteo Castellana qualche anno fa veniva allegoricamente definito il “Gran Consiglio del Tempo”, ossia quel surreale organo supremo di decisione di quelle che poi sarebbero state le condizioni meteo in una determinata zona. L’ostacolo è la formazione di una sorta di “palude barica” sull’Europa di sud-est a causa della quale, dopo i giorni capricciosi, arriverebbero anche quelli freschi e ventosi. Insomma, una iattura.

Stando, difatti, alle ultime interpolazioni modellistiche, tra sabato 20 e martedì 23 andremo incontro ad un tipo di tempo abbastanza stabile con sole prevalente, solo a tratti disturbato da qualche nube bassa mattutina, ma che presenterà un grosso disturbo per chi vorrà recarsi al mare: il forte Maestrale. Già a partire dalle ore centrali di sabato, infatti, l’accelerazione del flusso dei venti al suolo da nord-ovest provocherà, da un lato, un clima piuttosto fresco per l’ultima decade di giugno, dall’altro favorirà un deciso aumento del moto ondoso sull’Adriatico, con mare da mosso a molto mosso.

Soltanto a seguire, quindi non prima del 24 giugno, l’Estate vera, quella con la lettera maiuscola, prenderebbe gradualmente piede e si presenterebbe con un clima assai piacevole, di certo ben più caldo di quello attuale, ma senza alcun eccesso termico, insomma la classica Estate mediterranea. Vedremo se effettivamente andrà così.

Carta delle anomalie termiche al suolo (modello GFS) per i prossimi 10 giorni. In bianco (come l’area del centro-sud Italia) le zone senza particolari anomalie, ossia con clima d’inizio estate; in arancio le aree con anomalie termiche positive (più caldo del normale), mentre in blu quelle con anomalie negative (più freddo del normale)
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