Si va gradatamente affinando la previsione per il giorno di Natale e per quella di Santo Stefano, benché restino ancora aperte delle residue ipotesi che si cercherà di vagliare alla luce dei prossimi aggiornamenti.
Dopo il transito di due innocue perturbazioni (la prima in arrivo la prossima notte e l’altra nel corso del weekend), con solo qualche occasione per deboli piovaschi passeggeri, per il periodo immediatamente precedente il Natale (lunedì 23-martedì 24) l’evoluzione meteo vede una fase di tempo, male che vada, variabile con temperature in leggera risalita grazie ad un temporaneo promontorio stabilizzante di alta pressione con contributi di matrice subtropicale.
Secondo alcuni modelli matematici, poi, questa tendenza, che confermerebbe l’ennesimo periodo natalizio di tipo poco invernale, dovrebbe proseguire anche per i due giorni centrali delle festività, 25 e 26 dicembre, e lasciare il posto, gradatamente, specie a partire dal 28 dicembre, ad una nuova fase meteo. Si tratterebbe – doveroso il condizionale – dell’arrivo di più fredde e secche correnti orientali di tipo continentale, che apporterebbero il primo respiro reamente invernale della stagione, seppur senza ulteriori conseguenze in termini di precipitazioni.
Resta da valutare, tuttavia, l’ipotesi del modello europeo ECMWF, che proprio per Natale, al contrario, vede già un parziale interessamento del nostro settore adriatico da parte di aria più fresca ed instabile di origine nord-atlantica con possibilità di un tempo mediamente instabile, piuttosto fresco e a tratti anche piovoso, anticipazione – anche per questo modello, come per gli altri presi in considerazione – di un più cospicuo raffreddamento in arrivo entro fine anno.