Africæ imperium. Verso il picco della terza onda di calore. Agosto si aprirà peggio di come si concluderà luglio

Siamo entrati nella fase clou dell’Estate. È questo (fino alla prima decade di agosto compresa) il periodo in cui sull’emisfero boreale si raggiungono – statisticamente – i valori termici più alti di tutto l’anno. Quest’anno, tuttavia, stiamo vivendo una stagione estiva davvero “calientesin dalla terza decade di giugno e, fatti salvi pochissimi giorni delle prime due decadi di luglio, le temperature sono risultate sempre superiori alle medie stagionali anche di oltre 10 gradi. Oggi siamo a +9 (massima di 39.7°C), ma lo scorso 24 giugno, con una massima di 41.1°C, siamo stati addirittura a oltre 12 gradi sopra la media statistica del periodo.

L’accelerazione e l’eccessiva spinta verso sud della corrente a getto (Jet Stream) in uscita dal Canada generano un’anomalia nella dislocazione delle diverse aree di alta e bassa pressione sul comparto euro-mediterraneo, ed è perciò alla deviazione e all’irruenza del Jet Stream che va attribuita questa situazione di totale predominio del sistema anticiclonico subtropicale africano rispetto a quello subtropicale azzorriano, quello che in passato garantiva una vivibilità climatica di gran lunga maggiore dalle nostre parti. Difatti, è l’angolo di curvatura della corrente a getto che continua a determinare il dispiegamento in quota, verso l’Italia meridionale e il Mediterraneo centro-orientale, di un flusso d’aria molto calda di provenienza africana, che sormonta e costruisce una vastissima e molto ben strutturata onda anticiclonica, che è poi direttamente responsabile della compressione e del conseguente surriscaldamento dell’aria nei bassi strati. Ed è perciò questo a generare la canicola di questi giorni e non invece i venti di provenienza sahariana, così tanto gettonati nei soliti siti acchiappa-click.

A 850 hPa (la quota di riferimento della misurazione delle onde di calore e delle ondate di freddo) si misurano oggi valori da fondo scala per le zone temperate, con il preoccupante superamento della soglia dei 25°C a circa 1570 metri di altitudine, un valore che rende ampiamente possibile lo scavalcamento di quella soglia termica (psicologica e fisica) dei 40 gradi sulle nostre città, quota effettivamente raggiunta e superata oggi su diversi comuni pugliesi, tra cui spicca Foggia – Amendola, oggi città più calda d’Italia con ben 42°C!

È probabile che nel corso delle prossime 48 ore una ventilazione leggermente più tesa da nord-ovest consenta valori massimi di un paio di gradi inferiori a quelli registrati oggi, con punte massime per Castellana non oltre i 37/38°C. Tuttavia, sembra che il peggio debba ancora arrivare, poiché nel corso del fine settimana, e soprattutto tra domenica e lunedì, è atteso il picco di questa terza onda di calore, con l’opprimente sovrapposizione degli effetti di schiacciamento dell’aria, operato dall’Anticiclone africano, e la compressione adiabatica, operata dai venti di Ostro e Libeccio, che si attiveranno sin da sabato sera, ma s’intensificheranno nel corso della seconda parte di domenica. Essi produrranno un ulteriore surriscaldamento sui territori pugliesi che si affacciano all’Adriatico (una sorta di mini Effetto Föhn), con possibile raggiungimento di valori eccezionali. Durante il pomeriggio del 1° agosto, infatti, non è purtroppo un’esagerazione ipotizzare che si possano superare addirittura i 41/42°C, e sarebbe questo il nuovo record stagionale dell’Estate 2021, dopo la bollente giornata del 24 giugno.

Solo tra lunedì e martedì è possibile che l’onda calda tenda ad affievolirsi, consentendo una relativa pausa di valori under 35, ma si tratterà probabilmente solo di una breve parentesi.

Ci torneremo, ovviamente, quando i dati saranno più affidabili, ma al momento il pessimismo sulla probabile prosecuzione ad oltranza di una stagione davvero fuori dai normali canoni dell’Estate mediterranea impera.

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