Graduale peggioramento. Si va verso una fase via via più umida e piovosa

Sta già per concludersi la pausa di tempo stabile, ampiamente soleggiato e piuttosto mite, inauguratasi nel corso dell’ultimo weekend. La pressione è in calo, le nubi stratificate sono in aumento ed anche la ventilazione, ormai orientatasi dai quadranti meridionali, ne danno il segno tangibile.

Nel corso dei prossimi giorni vivremo un’escalation meteo peggiorativa, che vedrà per domani e giovedì soltanto la progressiva intensificazione dello Scirocco, oltre che della nuvolosità, ma che per venerdì lascia già presagire l’arrivo di piogge anche abbastanza consistenti, forse anche accompagnate dalle prime manifestazioni temporalesche del semestre caldo.

Il tempo del weekend, invece, resta al momento appeso ad una pesante incognita, ben evidenziata dalle carte meteo odierne, relativa alla collocazione geografica che andranno ad assumere i diversi minimi depressionari che circoleranno attorno all’Italia. Se per alcuni modelli matematici si rischia un sabato straordinariamente piovoso e perturbato, per altri si ipotizza addirittura la formazione di una sorta di totale buco pluviometrico per il settore centro-orientale della Puglia. Difatti, nel caso dovessero prevalere le solite correnti da sud/sud-ovest a tutte le quote, l’opposizione imposta dalle catene montuose poste alle nostre spalle a questo tipo di circolazione favorirebbe il solito “black-out precipitativo” sul nostro comparto, così come ben evidenzia la carta sotto riportata. Vedremo per domani se prevarrà l’una o l’altra ipotesi.

Accumulo pluviometrico previsto dal modello GFS-FV3 fino al termine della settimana in corso. Per noi possibile “black-out pluviometrico”?

Di sicuro, stiamo andando verso una fase via via più umida e certamente non fredda, stante la prevalenza delle correnti meridionali e la totale impossibilità – per ora – di ritrovarci sotto qualche tardiva irruzione fredda da nord o da est.

Di fondo preoccupa, invece, quel che le carte mediamente (ed in questo caso con sufficiente uniformità di vedute) lasciano trasparire per almeno tutta la prima quindicina del mese appena cominciato. I modelli matematici, infatti – chi più, chi meno -, disegnano una chiara tendenza: l’affermazione di vaste e potenti anomalie bariche e termiche sul nord Europa e, per contrapposizione, di aree depressionarie girovaghe sul sud Europa e sul Mediterraneo. Fattore, quest’ultimo, che lascia aperta la possibilità che gran parte del mese corrente trascorra con diverse e frequenti occasioni per maltempo e copiose piogge, si spera senza eccezionali accumuli, scompensi e, conseguentemente, danni.

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