Come annunciato nei giorni scorsi, da quest’oggi avremmo sperimentato quello che in sostanza nel linguaggio comune è ormai etichettato come “Anticipo di primavera”.
I 17.8°C di massima di ieri lo testimoniamo ampiamente, così come ne daranno riprova le massime che si registreranno fino a sabato, quando non si esclude che il termometro sfiori i 20°C!
È l’effetto del rinforzo dell’alta pressione, che presenta in quota anche contributi di matrice africana. La cresta d’onda si è generata grazie ad un vistoso cavo d’onda depressionario sul comparto sud-occidentale europeo. La saccatura ciclonica questa volta non raggiunge solo la Spagna meridionale, ma sprofonda fin sul Marocco, ed è questa elongazione che ha poi scatenato, come risposta naturale, lo sviluppo (più ad est, ossia sul Mediterraneo centro-occidentale) dell’onda anticiclonica di tipo subtropicale.
La saccatura suddetta avanzerà gradatamente verso levante ed entro domenica metterà fine a questa parentesi meteo assolutamente disallineata rispetto a ciò che ci si aspetta dai primi di febbraio. Tuttavia, prima di questa lenta traslazione verso est, subiremo gli effetti di una sorta di “combattimento” tra il cavo d’onda depressionario, avanzante da ovest, e la cresta d’onda anticiclonica, che pervicacemente le si opporrà. Lo scontro si manifesterà sotto forma di intense correnti meridionali, che soprattutto nel corso di domenica spireranno con raffiche che potrebbero persino superare i 75/80 Km/h, trasportando peraltro grossi quantitativi di sabbia desertica dal Sahara.
E proprio tra domenica sera e lunedì, però, si compirà il passaggio ad una fase meteo (di sicuro non fredda ma) almeno più in linea con la stagione. Oltre al vento e alle nubi, sono attese anche delle precipitazioni, che comunque non dovrebbero presentarsi in forma troppo organizzata e/o di intensità rimarchevole. Si tratterà probabilmente di piovaschi intermittenti, che forse a tratti verranno ad imprimere un minimo segno di normale stagionalità anche nella prima parte della prossima settimana.
A seguire, la situazione appare ancora molto ingarbugliata sul fronte «INVERNO», giacché i modelli matematici contemplano ogni tipo di soluzione possibile senza propendere ancora per soluzioni convincenti o credibili. Di certo, a naso, appare oltremodo improbabile che si possa ora già scivolare verso la primavera senza neppure un ritorno (forse in grande stile?) dell’Inverno. Tuttavia, affermare in questo momento che la seconda parte di febbraio ci riserverà chissà quale pazzesca ondata di gelo siberiano (vedi siti meteo in cerca di clic) è ‒ per essere eleganti ‒ una bella presa in giro.