La primavera cambia idea. Dalla corsa verso l’estate alla retromarcia verso l’inverno

Sotto raffiche impetuose di Libeccio (raggiunta una raffica di addirittura 89 Km/h attorno alle 15:30), si sta compiendo in queste ore il primo passo indietro della stagione verso un suo più congruo andamento rispetto al calendario.

Il primo fronte (caldo) in azione è composto da nubi perlopiù medio/alte e stratificate, che non potrà produrre che deboli piovaschi, ma già nel corso della prossima notte è possibile che si sviluppino invece dei brevi ma anche intensi temporali, seppur localizzati.

Domani, ad una nuvolosità variabile mattutina seguirà nel pomeriggio una più cospicua instabilizzazione atmosferica con precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, e giovedì sembra profilarsi grossomodo una giornata fotocopia con schiarite mattutine seguite da annuvolamenti e possibili temporali al pomeriggio.

Ma sarà venerdì, invece, la giornata peggiore con tempo prevalentemente perturbato con frequenti occasioni per piogge o rovesci, che nelle ore centrali della giornata e nel pomeriggio potrebbero risultare anche di una certa intensità.

Oltre al fronte atmosferico, va però sottolineato quanto sta già accadendo sul fronte termico e soprattutto quanto accadrà alla colonnina di mercurio nel corso delle prossime 72 ore.

Se oggi il ricambio d’aria ci appare già abbastanza rilevante, noteremo un ancor più stridente scarto delle temperature tra domani e venerdì con valori termici che anche di giorno non supereranno i 16/17 gradi, ma che per venerdì minacciano addirittura di indietreggiare sin quasi verso la soglia dei 10 gradi.

E non finirà qui. Anche per il weekend, sebbene si preveda un certo rimbalzo termico positivo, la ferita barica sul Mediterraneo non guarirà e offrirà nuovi spunti per tempo a tratti instabile, oltre che moderatamente fresco, specie considerate le temperature a cui ci stavamo abituando.

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