Dopo queste ultime 48 ore in stile sostanzialmente pre-estivo, ci accingiamo a vivere un capovolgimento di fronte meteorologico. Un ramo del Vortice polare sta per infilare una sua saccatura ciclonica sui meridiani centrali europei e avrà vita facile nell’intento di stravolgere le attuali condizioni meteo sia per la spallata anticiclonica atlantica, che ne favorirà la discesa verso sud, sia per la precedente lacuna barica, già attiva sul basso Mediterraneo, che agevolerà una sua maggiore incisività.
Addio, perciò, all’illusione della bella stagione già cominciata e alla convinzione di chi riteneva che, ancora una volta, la stagione di mezzo avrebbe fallito. Quello che si prefigura, difatti, non è un ritorno all’inverno (per fortuna soprattutto delle colture già abbondantemente in fase di avanzato sviluppo vegetativo), bensì un riassestamento delle peculiarità squisitamente primaverili, che talora si manifestano anche con contraccolpi di una certa entità miranti essenzialmente a ritrovare un certo equilibrio nell’andamento stagionale. La Primavera esiste ancora e trova proprio nelle sue diverse sfaccettature, e tra i tanti capovolgimenti di fronte, la sua ragion d’essere.
Nello specifico, il tempo peggiorerà più concretamente a partire dal pomeriggio di domani, quando non si esclude la possibilità di formazioni temporalesche localizzate che potrebbero colpire il nostro settore tra il tardo pomeriggio e le prime ore serali. A concorrere al peggioramento, e ad annunciarlo, ci saranno anche i venti meridionali di medio/forte intensità: dapprima il Libeccio (sud-ovest), poi l’Ostro (sud), che spireranno con raffiche anche superiori ai 50 Km/h, mantenendo i valori termici, ancora per altre 24 ore, di molto oltre le medie.
Sarà, però, soprattutto tra mercoledì e giovedì che si noterà maggiormente il ricambio d’aria e si concretizzerà lo stop a questa corsa tutta d’un fiato che la primavera ha intrapreso per cedere il testimone, (molto) anzitempo, all’estate.
Tanto le precipitazioni (specialmente a carattere di rovescio e/o temporale) che il carico di aria più fredda che con esse si trasferirà dalle quote superiori verso il basso, produrranno, specie tra il pomeriggio di mercoledì e venerdì, non solo una fase di estrema variabilità/perturbabilità atmosferica, ma porteranno a compimento anche il ribaltone termico: tra le massime odierne e le massime che dovrebbero registrarsi nel corso di venerdì si stima un calo di almeno 15°C! Una variazione di massimo rilievo, che metterà a dura prova chi ha già riposto giacconi e maglie più pesanti negli armadi.