L’instabilità prende il sopravvento e l’estate cambia volto. Ma l’afa quando andrà via?

Come annunciato sin dalla scorsa settimana, l’estate di questo inizio settembre si sarebbe presentata in forma ben diversa rispetto a quanto vissuto ad agosto. La perdita di smalto degli anticicloni e la conseguente attivazione dell’instabilità avrebbero giocato un ruolo fondamentale nell’imporre alla stagione un passo diverso. Ed effettivamente sin dall’appena trascorso fine settimana le nubi hanno preso il sopravvento ed anche le piogge, seppur debolissime, anzi sin qui insignificanti, hanno quanto meno imposto un carattere diverso all’estate.

Ben meno differente sta risultando invece la percezione del caldo, che resta di tipo piuttosto afoso, complice l’umidità relativa dell’aria, che è al contrario ulteriormente aumentata. Fino a quando, infatti, non vi sarà una più decisa irruzione d’aria fresca da nord, difficilmente sotto questo profilo cambierà qualcosa. E per questo probabilmente dovremo attendere mercoledì, benché ad impattare sulla percezione bioclimatica non sarà tanto il netto calo dell’umidità quanto l’abbassamento più consistente delle temperature.

Tornando al fattore precipitazioni, invece, va segnalato che per quel che ci riguarda più da vicino, la giornata candidata a riportare delle piogge più significative sul nostro comparto è quella di domani, martedì. Difatti, lo spostamento verso est dell’aria instabile, oggi centrata più sul centro Italia e sulle zone interne, provocherà una maggiore attitudine dell’aria ad innalzarsi e a generare annuvolamenti anche intensi associati a rovesci e temporali, più probabili nel corso del pomeriggio, ma non esclusi sin dal mattino.

A seguire, tempo in miglioramento con ventilazione più decisa di Maestrale, mare molto mosso e, come detto, temperature in calo.

Al contrario, giovedì appare al momento la giornata migliore della settimana con bel tempo prevalente e ventilazione in netto calo, umidità abbastanza contenuta e ritorno al mare, pertanto, più che propizio. Da venerdì, invece, appaiono probabili nuove insidie all’orizzonte. Troppo presto, tuttavia, per poterle prendere seriamente in considerazione e – figuriamoci – per poterle ora dettagliare.

Torna in alto