Inverno? Macché, in questa settimana non ci sarà neppure la parvenza della stagione fredda, che sin qui, almeno di notte e nelle primissime ore del mattino, si è manifestata con alcune brinate e con temperature (almeno le minime) allineate a quelle delle medie stagionali.
Nei prossimi giorni, invece, complice sia il rinnovato vigore anticiclonico che talune incursioni di aria più mite ed umida (in risalita grazie alle correnti meridionali), le temperature minime difficilmente scenderanno sotto i 6/7°C, mentre le massime tenderanno spesso a superare la tacca dei 15°C per posizionarsi probabilmente su valori anche superiori a questa soglia, specie verso il fine settimana.
Anche sotto il profilo della tenuta della stabilità atmosferica l’Inverno (con la I maiuscola) nella sostanza risulterà latitante. Più sole che nubi, nessuna perturbazione propriamente detta in transito (a meno che non parliamo di transisti nuvolosi parziali e perlopiù infruttuosi, come quello atteso tra la serata di mercoledì e le primissime ore di giovedì, forse associati a qualche debole piovasco), nessun guasto sostanziale che possa lasciar intravedere, almeno per qualche giorno, delle situazioni anche solo vagamente assimilabili a quelle di una normale fase pienamente invernale.
A quando una variazione? Troppo presto per prenderla compiutamente in esame, ma quella annunciata stamane dal modello americano (irruzione fredda artico-continentale) è quanto meno un’ipotesi di uscita dal tunnel del non-Inverno. Detto ciò, va tuttavia sottolineato che, essendo prevista a cavallo tra la prima e la seconda decade di febbraio, al momento non può che considerarsi come una semplice indicazione di massima di un possibile (neppure perciò probabile) cambiamento. Nulla di più.