Nel mezzo del cammin di un Inverno quasi inesistente. Gennaio potrebbe chiudersi con un deficit idrico da record

Lascia poco spazio alle novità o alle sorprese l’Ensemble del modello GFS, preso oggi in considerazione per l’analisi e l’evoluzione meteo sino a fine mese.

In realtà, nulla di nuovo, poiché già nella descrizione di ciò che sarebbe potuto accadere nella seconda metà di gennaio appariva chiaro che l’alta pressione avrebbe di sicuro prevalso garantendo una stabilità atmosferica quasi perfetta, con i suoi valori massimi da Siberia e la sua protezione dagli eventi perturbati più significativi. Ora, in più, questa analisi comparata tra i diversi cluster del modello americano offre un ulteriore spunto di analisi circa la tendenza termica. Il resto di gennaio trascorrerà con temperature (specie in quota, meno sulle pianure per via della subsidenza) superiori a quelle delle medie stagionali, come chiaramente si evince dal portamento della carta “Spaghetti” (vedi sotto), che fino al termine del mese vede un andamento sopra media piuttosto univoco, che evidenzia altresì una affidabilità di questa tendenza molto alta, senza rischio di sorprese.

Ensemble GFS – Analisi comparata delle temperature a 850 hPa

In sintesi, perciò, quel che accadrà nel corso dei prossimi giorni, nello specifico del tempo che farà dalle nostre parti, sarà una sostanziale prosecuzione delle attuali condizioni meteo, con molto sole di giorno, ma con l’aggiunta di foschie e possibili nebbie nottetempo e al primo mattino, aria umida e abbastanza fredda di notte, poca ventilazione, poche nuvole e soprattutto nessuna precipitazione, almeno fino a sabato.

Qualcosa potrebbe cambiare per domenica, ma sempre nell’ottica di un eventuale transitorio passaggio di nuvolosità, forse associata a qualche breve piovasco, ma senza un cambio strutturale dell’andamento stagionale.

A seguire, poi, appaiono credibili i presupposti per una ancor più franca e decisa ripresa dell’influenza anticiclonica, che dalla prossima settimana potrebbe ripresentarsi a spron battuto dal medio Atlantico verso il Mediterraneo centrale, finendo per coinvolgere la nostra penisola in un’anomala fase di tempo stabile e più caldo della norma, proprio nel bel mezzo del cammin di un Inverno quasi inesistente.

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