Prima il Sahara, poi la Russia. Non c’è pace neppure in meteorologia

Ha fatto scalpore, ed è ormai virale, la notizia dei cieli tinti di giallo o di arancione per la sabbia desertica (dal Sahara) che ha ricoperto i cieli e sporcato le città (e soprattutto le auto) della Spagna e di altre nazioni dell’ovest del continente, oltre che quelli di alcune regioni d’Italia.

Santander (Spagna), 15 marzo 2022
@Photocredit EPA/Roman G. Aguilera/Ansa

Notizia vera ma non di certo eclatante, considerato il periodo e la particolare configurazione barica che si è innestata tra Mediterraneo e Africa. Sul comparto algerino, difatti, un potente vortice ciclonico ha prodotto due vistosi effetti: da un lato, esso ha gonfiato un promontorio anticiclonico di matrice subtropicale, quello peraltro che ci sta regalando quest’intermezzo semi-primaverile, e, dall’altro, l’area depressionaria ha richiamato un consistente flusso di venti da sud, che hanno pescato sabbia (oltre che aria calda) dalle sterminate dune del deserto a noi più vicino.

Decisamente meno veritiera – carte meteo alla mano (vedi sotto) – è la notizia che anche il nostro settore verrà presto interessato dal medesimo fenomeno. Difatti, la Puglia si ritroverà ai margini di questa situazione e, se si assisterà ad un aumento della quantità di pulviscolo sahariano nei cieli, si tratterà comunque di un evento di poco conto.

Previsione per GIO 17 MAR delle aree interessate dal fenomeno di sospensione nell’aria della sabbia desertica (in giallo e soprattutto rosso le aree maggiormente coinvolte, in grigio quelle solo marginalmente interessate)

Oltre a non essere tra gli obiettivi del flusso sciroccale più forte, a non permettere un ulteriore avanzamento verso la Puglia della sabbia del Sahara ci penserà infatti una progressiva nuova inversione del flusso delle correnti a tutte le quote, che già entro venerdì s’instaurerà sul nostro territorio.

Come già anticipato nei giorni scorsi, siamo difatti in procinto di vivere l’ennesima fase invernale di questo incredibile marzo 2022 dovuta all’azione retrograda di una massa d’aria molto fredda di provenienza russa, che tra il prossimo weekend e la metà della prossima settimana farà sì che neppure l’avvio ufficiale (in senso astronomico) della primavera corrisponda ad un concreto passaggio di consegne in senso squisitamente meteorologico.

A dire il vero, proprio la giornata dell’Equinozio di primavera, domenica 20 marzo (ormai dimentichiamoci del 21 marzo, visto che non capiterà più in questa data per tutto questo secolo), sembra debba essere caratterizzata da temperature abbondantemente inferiori a quelle medie del periodo e possa peraltro fare da apripista a nuove ed ulteriori ripercussioni di tipo atmosferico, che tuttavia si andranno a specificare nel dettaglio alla luce dei prossimi aggiornamenti modellistici.

Intanto, nello specifico, sin da domani assisteremo ad un progressivo peggioramento delle condizioni meteo con l’arrivo di stratificazioni nuvolose via via più intense e con un’iniziale discesa delle temperature (rispetto ad oggi, registreremo almeno tre gradi in meno). Andrà ancora peggio venerdì con cielo coperto e piogge intermittenti, sebbene di debole intensità.

Serviranno ulteriori aggiornamenti, invece, per scoprire nel dettaglio il tempo del weekend.

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