Ridimensionamento del caldo da domani. Buone notizie per la prima decade di luglio

È tra il Golfo di Guascogne e la Bretagna il centro motore di quell’area depressionaria, che dapprima ha fatto rialzare la cresta all’Anticiclone africano, ma che ora provvederà anche a fargliela riabbassare.

Difatti, se finora la posizione di quel nucleo di bassa pressione ha consentito lo sviluppo del promontorio anticiclonico di matrice subtropicale, che ci ha riportato la canicola in questo inizio settimana, da domani in poi il suo progressivo movimento verso est/sud-est determinerà anche la perdita di smalto della cresta di alta pressione, e con essa anche la sua capacità di rendere il caldo troppo intenso e soffocante.

La massima odierna è stata di 37.8°C, ma già da domani in poi difficilmente la colonnina di mercurio si porterà oltre i 32/33°C.

E difatti, se giugno sta concludendo la sua corsa annuale con caldo asfissiante e temperature molto elevate, luglio, al contrario, si aprirà con aria decisamente più mossa e molto meno calda, e la buona notizia – per coloro che di caldo africano non ne vogliono già più sentir parlare – è che gran parte dei modelli matematici stanno optando per una prima decade di luglio (se non addirittura per tutta la prima quindicina) con una proiezione di caldo “soft”, grazie ad una generale tendenza all’appiattimento della cresta anticiclonica africana, così come peraltro testimoniato dalla curva isotermica in ribasso, prevista dal modello ECMWF sulla verticale di Castellana (vedi diagramma in basso).

Ensemble ECMWF: ridimensionamento termico acclarato fino a sabato, ma con probabile estensione del periodo meno caldo di quello sin qui vissuto sino alla fine della prima decade di luglio

Quel che non possiamo ancora stabilire a priori, neppure con un minimo margine di affidabilità, è se tuttavia a questa tendenza ad un’estate più vivibile durante i prossimi 10-15 giorni potrà altresì associarsi anche una più spiccata attitudine dell’aria a generare una qualche forma d’instabilità atmosferica, creando in sostanza le condizioni per lo sviluppo di qualche temporale. Al momento è solo probabile la formazione di nubi cumuliformi pomeridiane, specie nelle aree interne e montuose, senza concreti rischi di precipitazioni. Vedremo se questa prima impressione possa essere confermata nel corso dei prossimi giorni o rettificata dai prossimi aggiornamenti.

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